Milano / Malpensa
La nascita secondo ‘natura’
La sua eccellenza è riconosciuta da tempo e tutt’ora sono tantissime le future ‘mamme’ che decidono di fare riferimento all’Ospedale Fornaroli di Magenta per dare la vita ai propri figli. Il primario, dottor Michele Meschia, è arrivato l’1 febbraio 2003 e da allora ha avviato un percorso importante per pianificare e proporre sempre nuove soluzioni: “Il reparto era già di eccellenza - ci spiega - ma fin da subito ho percepito come vi fosse un ‘terreno fertile’ disponibile alle innovazioni. Per questo, progressivamente, abbiamo voluto cercare di riportare le mamme alle condizioni più naturali possibili, cercando di proporre, quando non vi sono complicanze, ad un parto fisiologico”. Dal primo gennaio di quest’anno è stato attivato, con servizio 24 ore su 24, l’assistenza per la parto analagesia: “E’ una cosa importante su cui abbiamo sempre insistito - ci spiega - perchè per le mamme che lo desiderano possiamo garantire in qualunque orario (prima era solo dalle 9 alle 15) il sostegno degli antidolorifici. Il reparto di terapia intensiva neonatale è invece stato chiuso nel 2009, ma garantiamo il massimo servizio grazie agli accordi con il Niguarda di Milano: in qualunque momento e per qualunque necessità una loro equipe medica raggiunge l’Ospedale Fornaroli e prende in cura mamma e bambino”. Il reparto magentino conta circa 1450 parti l’anno, un po’ meno dei 1800 degli anni con più nascite, ma comunque un numero notevole. “Nel nostro reparto siamo 14 medici, 1 responsabile di sala parto e 1 di attività chirurgiche - spiega Michele Meschia - nel reparto, per dare più intimità alle famiglie, senza grandi interventi abbiamo ridotto da 3 a 2 letti per camera, così che le mamme possano accudire con più tranquillità i loro piccoli direttamente e costantemente con loro. Il nostro ‘percorso gravidanza’ prevede inontri in ambulatorio con la futura mamma per iniziare a registrarne i parametri, le eventuali difficolotà ed essere ‘pronti’ quando sarà il momento. Nella fase diretta del parto lasciamo fare alle 26 ostetriche che con le loro competenze e professionalità accompagnano la mamma in questo bellissimo momento secondo le loro esigenze (parto in acqua, sedute, con le ‘liane’, su apposite poltrone). Ogni richiesta della mamma (dalla musica alla posizione di attesa) cerchiamo di assecondarla. Noi medici interveniamo solo quando vi sono rischi per il bambino”. Su richiesta, è possibile anche il parto ‘Lotus birth’ in cui si lascia il bimbo attaccato alla placenta finchè non si stacca secondo natura.
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