“Chi ha tempo non aspetti tempo”, dice un vecchio detto. E chissà che allora non avrà pensato proprio a questo la Lega Nord di Turbigo. Perché se mancano ancora parecchi mesi alle prossime elezioni comunali (in programma nel 2016), comunque gli esponenti del Carroccio cittadino sembrano già avere le idee chiare, anzi chiarissime su come si muoveranno e con quali modalità. “Ad oggi posso dire che siamo pronti ad andare tranquillamente da soli – spiega il segratario cittadino, Massimo Garavaglia – La nostra intenzione è chiara e precisa, nonostante qualcuno cerchi di far passare messaggi e scenari differenti. Poi se da qui al giorno del voto cambierà qualcosa, in questo momento non lo sappiamo. Ma di una cosa siamo certi: negli ultimi periodi come Lega abbiamo acquisito e stiamo continuando ad acquisire un significativo valore e peso politico, grazie al lavoro ed all’impegno praticamente costante che tutto il gruppo sta mettendo in campo. Non siamo noi che abbiamo bisogno degli altri, bensì è l’esatto contrario. Parlare e dialogare con le varie realtà, dunque, non è un problema, chiaro è che i ragionamenti si fanno a determinate condizioni”. Che cosa succederà insomma in futuro, alla fine nessuno può dirlo ancora? Che cosa sta accadendo invece ora lo sanno bene gli esponenti del Carroccio turbighese. “Di sicuro che ci sono stati molti cittadini che si sono avvicinati a noi – continua Garavaglia – E una delle principali soddisfazioni è che di queste persone tante sono giovani che hanno visto nel nostro gruppo un punto di riferimento e che hanno deciso di impegnarsi attivamente per costruire insieme la Turbigo di domani. C’è chi in maniera diretta e chi, come si dice, dietro le quinte, ma conta che oggi ci sono e stanno dando il loro fondamentale contributo. Tornando all’appuntamento elettorale: cosa aggiungere? Stiamo lavorando giorno dopo giorno, qualche nome di rilievo per una possibile candidatura c’è e sono in corso le trattative. Così anche gli obiettivi per noi essenziali per un paese che torni ad essere a misura dei singoli e della collettività: attenzione al territorio ed alla gente, spazi per i giovani e incentivare il commercio. Fare il sindaco in questo periodo storico è tutt’altro che semplice, è pur vero però che abbiamo notato poca sensibilità dei nostri amministratori verso coloro che vorrebbero investire a Turbigo. Sono sempre più i negozi che purtroppo chiudono”.

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