Milano / Malpensa
La notte delle stelle
- 05/06/2015 - 09:55
- Sport nazionale
Ci sono serate che a volte sanno andare oltre l’immaginazione. Perché, alla fine, alzi la mano chi a settembre dello scorso anno (se non addirittura prima) lo avrebbe detto. Ma, adesso, sinceramente poco conta. Adesso conta solo e soltanto esserci e la Juventus c’è, eccome! Si va a Berlino, per provare ad alzare dopo 19 anni quella coppa dalle grandi orecchie che per ogni squadra di club è il sogno e il traguardo massimo da raggiungere. Senza ‘se’ e senza ‘ma’, insomma, i bianconeri volano dritti in Germania con la consapevolezza di avere fatto (comunque vada) qualcosa di grande, enorme ed eccezionale. Bayern Monaco e Real Madrid (tra le principali candidate alla vittoria), infatti, potranno guardarsi quest’ultimo appuntamento di questa Champions League unicamente dalla televisione, mister Allegri e il suo gruppo invece no! Loro sul campo scenderanno davvero e fino a che non sentiranno il triplice fischio finale, siamo certi, sarà sfida aperta e accesa con il Barcellona. Va bene il Barca visto fino ad ora è forse la formazione più in forma d’Europa (i tre là davanti: Messi, Neymar e Suarez sono fenomenali), ma si sa che le finali fanno sempre o quasi ‘storia a sé’. Allora “Forza! Perché non c’è niente di già scritto, soprattutto nel calcio... E chissà che dopo 5 anni ‘la prima della classe’ non torni ad essere di nuovo una delle nostre. Un’italiana”.
"COME FINIRA'? DICO 2 - 1 JUVE"
Era uno dei commentatori Rai in occasione della finale di Coppa Italia contro la Lazio. E, oggi, quando gli chiediamo come finirà sabato 6 giugno a Berlino, l’ex calciatore professionista Paolo Tramezzani è sicuro che non sarà assolutamente una partita già scritta. “In una finale può succedere di tutto - afferma - In una gara secca ci sono infatti diversi fattori da tenere in considerazione. Se dovessi fare un pronostico: di solito non ci azzecco mai, ma dico 2 - 1 per la Juventus e tra gli uomini chiave metto Buffon e Pogba. Penso che la sfida si possa decidere a centrocampo; il Barcellona davanti a tre giocatori eccezionali, la Juve dovà quindi essere brava a costruire e impostare il gioco partendo appunto dai suoi centrocampisti. Il gruppo c’è ed è cresciuto molto durante tutta la stagione”.
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