Con 665 voti a favore, alla quarta tornata di voto, l'Italia politica ha designato il suo nuovo Presidente: si tratta di Sergio Mattarella. Il suo excursus politico si è così sviluppato: deputato dal 1983 al 2008, prima per la Democrazia Cristiana e poi per il Partito Popolare Italiano e la Margherita, e più volte ministro, dal 2011 è giudice costituzionale di nomina parlamentare. Uomo riservato, tre figli, di grande discrezione e ascolto, Sergio Mattarella sussegue a Giorgio Napolitano in un momento storico in cui il nostro Paese sta cercando di ridisegnare il proprio ordinamento politico. La stessa elezione presidenziale certifica infatti un ruolo assoluto del premier Matteo Renzi su tutti gli altri interlocutori: il Movimento 5 Stelle sempre più marginale e con continue defezioni, un Partito Democratico sempre più forte ma contrastato, Nuovo Centro Destra per certi aspetti sempre più assorbito sulle posizioni renziane o quanto meno incapace di distinguersi. E Forza Italia. Silvio Berlusconi esce ancora più 'indebolito' dal dibattito sulla scelta presidenziale, tanto che molti suoi parlamentari aumentano e fomentano malumori interni. Ora l'Italia è però a una svolta, nuova legge elettorale e forse nuovi assetti tra i maggiori partiti. L'Italia ha bisogno di tanto lavoro... il primo, il più importante forse, che il nuovo Presidente da 'personaggio' designato dai politicanti, diventi davvero il Presidente di tutti.

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