Milano / Malpensa
Maria: la perpetua cara a don Sironi
C’era una volta, a Nosate, un parroco sanguigno, alle prese con continui conflitti e tribolazioni con il Conte Giberto Borromeo, che voleva fare della Chiesetta di Santa Maria in Binda un oratorio personale. Si chiamava don Eugenio Sironi, era originario di Milano, ma prima di giungere nel paesino era stato per otto anni coadiutore ad Albese, in provincia di Como. Il parroco aveva una perpetua a cui era molto affezionato e che si era portato appresso nei suoi vari spostamenti: si chiamava Maria Beretta. Proprio a questo personaggio della storia ottocentesca nosatese, morta il 4 gennaio 1861, la comunità renderà omaggio domenica (9 novembre): nell’ambito delle cerimonie in onore dei caduti della Prima guerra mondiale, la lapide della perpetua verrà posta nella cappella cimiteriale. La pietra tombale è stata ritrovata il 16 maggio 2008 presso l’attuale piazzale degli autobus a Nosate, proprio mentre si teneva una conferenza sulla figura del parroco nosatese. Scherzo del destino o coincidenza, la lapide è stata presa in consegna dal Gruppo Storico don Pietro Bossi di Turbigo, che ha provveduto a ripulire la pietra. “È bello che ora possa tornare al suo posto, accanto a don Sironi – commenta Patrizia Morbidelli, del Gruppo turbighese – Nelle sue cronache il parroco ha riportato di aver fatto seppellire la perpetua ‘more nobilium’, come una nobile, a riprova del suo grande affetto per lei”.
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