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lunedì 23 dicembre 2024 | ore 13:20

"Brava Italia! Occhio all'Olanda"

Paolo Tramezzani, ex calciatore di serie A e oggi allenatore in seconda della Nazionale dell'Albania, ci parla del Mondiale in Brasile. "Gli Azzurri hanno cominciato alla grande. Tra le favorite, metto Olanda, poi Germania e attenti al Belgio".
Busto Arsizio - Paolo Tramezzani con la maglia della Pro Patria (Foto d'archivio)

Lui, l’emozione di scendere in campo con una Nazionale la conosce molto bene. E l’idea di esserci in Brasile, per un periodo, è stata molto di più di un semplice sogno. Invece? “Invece è andata diversamente. Ma va bene così, siamo comunque contenti dei progressi che stiamo facendo e dei risultati che abbiamo ottenuto. Siamo una squadra in crescita – ci dice”. Peccato! Perché, alla fine, Paolo Tramezzani (per anni punto di riferimento in serie A – in molti lo ricorderanno con la maglia dell’Inter – poi bandiera della Pro Patria e oggi allenatore in seconda di Gianni De Biasi all’Albania) a questo Mondiale avrebbe potuto dare certamente quel tocco di italianità in più. Paolo, l’Italia è partita subito bene: vittoria con l’Inghilterra all’esordio, un voto alla prestazione degli Azzurri di Cesare Prandelli? “Una “prima” ottima – spiega Tramezzani – E’ stato tutto il gruppo a convincere e questo è un fattore che potrà essere determinante nel prosieguo del cammino”. Qual’è stato il punto di forza della nostra Nazionale? “Penso che il centrocampo sia sicuramente la chiave del gioco – continua – Ci sono giocatori eccezionali e di qualità. L’esperienza di Pirlo e De Rossi unita alla vivacità di un giovane come Verratti possono fare la differenza. Senza dimenticare Marchisio, subito protagonista. Balotelli, poi, si è messo finalmente al servizio dei compagni. Ha giocato con e per la squadra”. Tutti noi, abbiamo ancora negli occhi e nella testa l’estate del 2006, la lunga cavalcata in Germania e la coppa del Mondo alzata al cielo. L’Italia di Lippi era fatta di campioni straordinari, ma qualcuno è stato davvero una grande sorpresa. Un esempio, Grosso: ecco c’è un calciatore tra i nostri che in Brasile potrebbe fare lo stesso suo percorso? Darmian, forse? “Matteo ha fatto una stagione incredibile col Torino ed anche al debutto contro l’Inghilterra ha dimostrato di avere potenzialità uniche. L’emozione gli avrebbe potuto giocare “un brutto scherzo”, invece lui ha saputo mantenere la giusta calma e concentrazione. Le rivelazioni, alla fine, ci sono sempre in ogni appuntamento di livello. Chi stavolta? Difficile dirlo; ricordiamoci che nel 2006 non è stato solo Grosso. Materazzi non partiva titolare, poi è diventato decisivo. Ancora Perrotta. Sabato mi sono piaciuti tutti. Sirigu ha fatto una gara eccezionale (non è facile sostituire uno come Buffon), è maturato tantissimo da quando è andato al Paris St Germain. Quindi, Verratti: è il giocatore del futuro, sa abbinare classe a concretezza”. Allora, Tramezzani, dove può arrivare questa Italia? “Adesso dobbiamo concentrarci unicamente sul passaggio il turno – afferma – Al resto penseremo dopo”. Infine, il Mondiale nella sua totalità: chi vedi favorita? “L’Olanda mi sembra la Nazionale più completa, una formazione equilibrata. Poco dietro metto la Germania. Occhio, però, al Belgio”.

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