Il Rotary Club di Magenta ha fatto dono alla Parrocchia di San Martino di una preziosa opera del pittore Giovanni Sesia: l’opera del pittore magentino è l’immagine fotografica, rielaborata pittoricamente, della traccia di un crocifisso che si trovava presso il guardaroba dell’ospedale psichiatrico di Novara. Il quadro verrà esposto presso la Basilica cittadina come invito a riflettere sulla condizione di sofferenza dell'uomo, sul senso di esclusione che ancora lo caratterizza. L’immagine fotografica, rielaborata pittoricamente, mostra la traccia lasciata da un crocifisso: il tempo ha annerito la parete alla quale era appeso, il crocifisso è caduto e quindi l'oggetto fisico è scomparso. Quello che rimane è una traccia sul muro, metafora del disagio e della sofferenza. Il progetto artistico che porta alla gestazione di questa opera nasce per iniziativa del dottor Domenico Nano, responsabile del Dipartimento di Psichiatria della Provincia di Novara, che con un gruppo di collaboratori decide di documentare artisticamente la sofferenza che quei luoghi hanno conosciuto e racchiuso per tanti anni. "Un lavoro artistico che parla del tempo trascorso in quel luogo, della memoria di chi vi è stato rinchiuso, del silenzio di quei corridoi e di quelle celle, delle finestre con le loro sbarre che proiettano forme sulle pareti scrostate dal tempo". La volontà del Rotary Club con questa iniziativa è quella di evidenziare come nella nostra società attuale restano altri muri, altre barriere sociali, economiche, personali. Sorgono sempre nuove eppure antiche forme di precarietà e di disagio, e sono proprio iniziative come questa che si concretano come momenti di riflessione importanti perché la comunità possa riflettere su queste problematiche.

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