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sabato 27 luglio 2024 | ore 18:26

Il commento di Gelli sul caso Petrone

Magenta - Simone Gelli

Rappresenta un'autentica vergogna che i nostri attuali amministratori non si prendano la responsabilità di dire a tutti noi, la verità sulle dimissioni dell'Avvocato Petrone da Presidente del Consiglio Comunale e da Consigliere della nostra città. Infatti, se il comunicato del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale, tendono sostanzialmente a sottolineare il fatto che Petrone si sia dimesso per problemi personali, le dichiarazioni del diretto interessato sono di ben altro tenore e tacciano l'attuale giunta di “metodi da prima repubblica”. Personalmente, ritengo che, sulle nomine, le mie denunce riportate anche sulla stampa, trovino oggi un giusto fondamento. Fui il primo a dichiarare, infatti, che alcune nomine non erano certo libere da condizionamenti come si voleva far credere, ma anzi, le persone inserite negli enti, facevano parte dell'entourage dei soliti noti. E' poi inquietante che lo stesso Petrone riveli a tutti noi che vi sarebbero persone che lavorerebbero dietro le quinte senza mai metterci la faccia. Sui tali figuri, non posso che concordare. Infatti tempo fa mi chiesi perchè un cittadino, senza alcuna carica politica e senza essere eletto dalla nostra gente, presenziasse a Legnano, ad incontri con altri comuni, con tanto di foto poi sui giornali. Non c'è dubbio: quella che è andata in scena ha tuta l'aria di essere una figuraccia per Sindaco e soci che non ha precedenti nella nostra città e che ci dice, se mai ve ne fosse bisogno, di che pasta è fatto il centro sinistra a Magenta. Inquietante è inoltre il passaggio del comunicato stampa dell'Amministrazione Comunale in cui il Sindaco afferma che quella di Petrone, è una scelta che “rispetta e comprende”. Ora, date le dichiarazioni dell'Avvocato Petrone che di fatto smentiscono in tutto e per tutto il comunicato emesso dall'Amministrazione Comunale, il Sindaco cosa comprende? Comprende di aver detto una bugia, essendosi affrettato a minimizzare il tutto in modo alquanto pacchiano o è d'accordo con le vere motivazioni circa le dimissioni del Presidente del Consiglio? Insomma, la giunta Invernizzi, oltre a perdere un pregiato pezzo della coalizione, dimostra anche tutta la sua fragilità oltre che tutte le sue contraddizioni interne, che spingono persino a negare l'evidenza. Una vera e propria condotta per cui “al ridicolo non c'è limite”, una condotta da censurare per le bugie perpetrate ai danni dei cittadini di Magenta che certo non si meritano questo, in un momento così difficile.

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