Milano / Malpensa
"No alla terza pista di Malpensa"
- 18/02/2013 - 16:14
- Turbigo
Il “No” si è alzato, ancora una volta, forte e chiaro in consiglio comunale. Un coro unanime che li ha visti (maggioranza e minoranze), di nuovo, l’una affianco alle altre per ribadire tutta la loro contrarietà ad un’opera altamente impattante e dannosa. Tanto è stato fatto in questi mesi, ma tanto si vuole ancora fare. Allora… si va avanti perché la salvaguardia e la salute di chi vive o lavora in quest’area e la tutela dell’ambiente che ci circonda vengono prima di ogni cosa. “No alla terza pista di Malpensa – dice il sindaco di Turbigo, Christian Garavaglia – Difendiamo il Castanese con impegno e convinzione”. Un’argomentazione che trova, poi, ampia risonanza anche in termini di sicurezza: “Si è pensato ai rischi legati al passaggio degli aerei sopra le ciminiere della centrale termoelettrica? – continua Garavaglia – O ancora al disastro che si manifesterebbe in caso di incidente? Sono osservazioni e ipotesi che non vanno assolutamente accantonate, ma su cui è fondamentale soffermarsi per un ragionamento ed un confronto attento e preciso. Per questo, come Amministrazione comunale, proseguiremo col far sentire la nostra voce”. Incontri, assemblee pubbliche e riunioni, ne sono state organizzatie diverse, altre ne verranno messe in campo, contemporaneamente, l’assessorato all’Ambiente, con la collaborazione dell’ufficio ecologia, si è attivato, come già fatto in precedenza, con la preparazione di ulteriori osservazioni a seguito delle recenti integrazioni volontarie alla valutazione di impatto ambientale (VIA) presentate da Sea e, stavolta, ne sono state raccolte ben 1400 che sono state, successivamente, inviate, assieme alla delibera di consiglio comunale, al Ministero dell’Ambiente. “La terza pista non è necessaria – afferma l’assessore turbighese, Fabrizio Allevi – Le due attuali, infatti, sono sufficienti a gestire anche le migliori previsioni di aumento dei voli negli anni a venire. Con i comuni di quest’area (Turbigo, Nosate, Castano Primo, Robecchetto con Induno e Vanzaghello), inoltre, abbiamo sottoscritto un documento insieme che integra le osservazioni della cittadinanza e che, come queste ultime, è stato mandato allo stesso Ministero”. “Il territorio e la gente devono essere salvaguardati – afferma Marco Cagelli, di Uniti per una Turbigo da Vivere (gruppo d’opposizione in consiglio comunale). Sicurezza, salute, l’impatto ambientale e il rumore, alcuni dei punti principali presi in esame nelle osservazioni, ma adesso è il momento di agire anche attraverso le vie legali laddove ve ne siano gli estremi”. “La terza pista significherebbe dare il colpo di grazia a Turbigo ed al territorio in ottica di qualità della vita, per ciò che concerne la salute e la sicurezza – continua Massimo Vezzani della Lega Nord (l'altro gruppo d’opposizione) – Le azioni in difesa di quest’area saranno sempre più decise e concrete”.
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