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sabato 23 novembre 2024 | ore 02:20

Nuove azioni: "Difendiamo il territorio"

Un altro incontro per la terza pista di Malpensa. I comuni del Castanese non si fermano e continuano a 'far sentire la loro voce'. Salvaguardiamo il territorio e la gente.
Castanese - L'aeroporto di Malpensa

Per nulla soddisfatti, anzi stanno studiando e valutando nuove ed ulteriori azioni o iniziative da portare avanti. Si vuole capire tempistiche, efficacia e, ovviamente, i costi: i comuni del Castanese non si fermano qui, ma sono più che mai decisi a continuare a far sentire “la loro voce”. La terza pista di Malpensa, pochi giorni fa c’è stato l’ennesimo incontro. Da una parte alcuni responsabili di Sea, Enac e i commissari della commissione di VIA (Valutazione di impatto ambientale), dall’altra, appunto, i rappresentati dei paesi che ruotano attorno all’aeroporto (Turbigo, Nosate, Castano Primo, Robecchetto con Induno e Vanzaghello), insieme al Parco del Ticino ed alle diverse realtà e associazioni che, ormai da tempo, sono scese in campo per la difesa del nostro territorio. Le domande, le richieste e le precisazioni sono state differenti, altrettante le risposte, ma non quelle che, però, ci si aspettava “Non ci hanno, per niente, convinto. Non ci è stata data la possibilità di un vero e proprio confronto, di un contraddittorio – dicono dai comuni del Castanese”, così, appena tornati a casa, subito si sono messi al lavoro per capire, adesso, come muoversi e quali direzioni seguire. “Insieme a Nosate – spiega l’assessore turbighese all’Ecologia, Fabrizio Allevi – stiamo vagliando ulteriori azioni. Quest’area deve essere tutelata, la gente che abita o lavora qui va salvaguardata. L’appuntamento dell’altro giorno (per ciò che concerne la VIA): abbiamo ribadito le nostre posizioni verso un progetto altamamente impattante, longevo e dannoso”. Tra i punti cardine su cui le stesse realtà comunali del Castanese hanno posto le attenzioni (solo per citarne alcuni), sicuramente il rumore, ma anche la pericolosità (vista la presenza della centrale termoelettrica; per quanto riguarda Turbigo, poi l’impatto ambientale, l’inquinamento atmosferico e, infine, le rotte, che saranno molto più basse rispetto alle attuali e che andranno ad unirsi alle altre zone, oggi, già direttamente coinvolte dalle due piste in funzione (tra Turbigo e Nosate, si parla di circa 4000 residenti in più che verrebbero interessati). “Sea e Enac hanno fatto capire – conclude Allevi – che la terza pista è imprescindibile per lo sviluppo dell’aeroporto di Malpensa. Noi, comunque, non ci fermeremo, proseguiremo l’impegno in prima linea per difendere la gente ed i nostri paesi”.

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