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lunedì 23 dicembre 2024 | ore 03:32

Borsellino e la legalità

L'Amministrazione comunale ha partecipato all'iniziativa promossa a Vigevano da 'Libera Coordinamento della Lombardia' a 20 anni dalla strage di Via D'Amelio.
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C'erano il vicesindaco Paolo Razzano, l'assessore alle Politiche per la Coesione Sociale, Monica Garegnani, e il consigliere comunale Manuel Vulcano: insieme hanno partecipato, in rappresentanza di tutta l'Amministrazione comunale e con il gonfalone della città, all'iniziativa promossa a Vigevano da 'Libera Coordinamento della Lombardia' per ricordare il ventesimo anniversario della strage di Via D'Amelio, dove perse la vita il giudice Paolo Borsellino. L'iniziativa, articolata nell'arco dell'intera giornata con incontri, letture, visione di filmati, è culminata con un momento di silenzio seguito, poi, da testimonianze a partire dalle 16.58, ora dello scoppio in Via D'Amelio. Un modo simbolico, ma anche concreto per dire no alle mafie di ieri e di oggi. 'Libera' ha scelto Vigevano per diverse ragioni: "Una su tutte - si legge nelle motivazioni che l'Associazione ha inviato all'Amministrazione comunale - ci ha convinti il fatto che 20 anni fa a Vigevano venivano per la prima volta arrestati rappresentanti del clan Valle e allora gran parte della città, della politica, delle istituzioni, dell'economia, liquidarono quell'episodio come fatto isolato. Oggi, siamo tutti consapevoli della penetrazione delle mafie nei nostri territori, nella nostra economia e nella quotidianità". "Un momento importante - commenta il vicesindaco Razzano - per spronare le coscienze e ricordare come la cultura della legalità non va intesa solo come rispetto delle norme, prevenzione e vigilanza, ma soprattutto come valore imprescindibile che deve guidare le vite di ciascuno. Difendere la legalità significa che ciascuno, qualunque sia il suo ruolo nella società e a qualsiasi livello, deve compiere ogni giorno il proprio dovere civico. Per questo devono essere ben saldi i principi di trasparenza e chiarezza: nel caso delle istituzioni in particolare, parafrasando un pensiero di Borsellino, è importante non solo essere onesti, ma anche apparire onesti. Un'esortazione a ricordare che, insieme alla responsabilità penale che solo la magistratura può accertare, esiste anche la responsabilità civile e di coscienza che deve guidare le azioni di ciascuno nella propria vita".

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