Mancano ormai meno di tre mesi alle tanto attese elezioni amministrative, ma di certezze, per ora, ce ne sono ben poche: il panorama politico è quanto mai caotico, con cittadini che avanzano la loro candidatura a sindaco un giorno, e la ritrattano subito il giorno successivo. Le voci dicono che fioccheranno le liste civiche: pare, infatti, che due grandi realtà associative attive sul territorio cittadino stiano progettando una discesa in campo in grande stile. Ma potrebbero scegliere la via della lista civica anche gli scontenti del Pdl: pare che il primo partito politico a Magenta, infatti, appoggerà il candidato sindaco della Lega Nord, Simone Gelli, e l’attuale assessore e consigliere provinciale, a domanda diretta, non smentisce né conferma. In attesa di sapere se la dottoressa Basile ripeterà l’esperienza delle scorse elezioni, candidandosi in prima persona, Marco Invernizzi, candidato per il Pd dopo aver vinto le primarie di partito, rimane l’altra, unica certezza… a meno di colpi di scena finali. Colpi di scena che, sicuramente, non mancheranno in questa campagna elettorale visto il clima, a volte fin troppo avvelenato, che si respira in città. Abbiamo, allora, rivolto loro qualche domanda.

SIMONE GELLI (LEGA NORD):
Da dove nasce questa candidatura? E come mai la Lega quest’anno ‘balla da sola’? “Dopo dieci anni pensiamo di aver costruito un percorso valido, che ha fatto crescere il consenso nei confronti del nostro partito dal 5% del 2001 all’attuale 23%, che ci porta ad essere il secondo partito a Magenta. Luca Del Gobbo non può, ovviamente, ripresentarsi perché eletto già per due mandati, e così abbiamo deciso di proporre un candidato da mettere eventualmente anche a disposizione della coalizione. Una coalizione che, ci tengo a sottolinearlo, ha funzionato bene per dieci anni e non viene meno nonostante la nostra scelta come Lega Nord. La scelta del partito è ricaduta sul sottoscritto per l’esperienza da me maturata come assessore e come consigliere provinciale. Ora attendiamo risposte dal Pdl”. Quale sarà il suo obbiettivo primario se sarà eletto Primo Cittadino? “Sono molti i temi importanti su cui concentrarsi: il lavoro, soprattutto per i giovani; le infrastrutture; e poi, infine, ma non ultimo, investire sulla famiglia e metterla al centro delle priorità per farne il perno di riferimento per la nostra società”. Ci sono già idee sull’eventuale squadra di lavoro? “Oggi pensiamo a vincere, e pensiamo a farlo parlando con i cittadini. Ci sono sicuramente molte persone competenti e in grado di ricoprire ruoli importanti”.

MARCO INVERNIZZI (PARTITO DEMOCRATICO):
Da dove nasce questa candidatura? “Mi era stato chiesto di candidarmi più volte in passato, ma avevo sempre rifiutato. Ma questa volta è stato diverso: sono stati i cittadini a sollecitare la mia candidatura, soprattutto i giovani, che mi hanno appoggiato fin da subito e si sono impegnati con me nel dare vita alla campagna elettorale. Questo, credo, perché tutto ciò rappresenta per loro la possibilità di fare politica in modo nuovo”. Quale sarà il suo obbiettivo primario se sarà eletto Primo Cittadino? “Dare spazio ai giovani e ai cittadini in generale, appunto. Spesso si preparano programmi, campagne elettorali, ma non si fa riferimento alla voce più importante, che è proprio quella dei cittadini. Non ho promesso loro di dare, ma ho chiesto a loro di dare, perché il cittadino si sente tale più quando dà che quando riceve, perché si sente davvero parte di una collettività. Tanti sono i nostri progetti per rendere i cittadini protagonisti: forum, incontri periodici, il cui ordine del giorno sia stabilito dai cittadini stessi”. Ci sono già idee sull’eventuale squadra di lavoro? “Non abbiamo ancora deciso i nomi, ma posso garantire che punteremo sui giovani e sulle donne, categorie in passato rappresentate male nella politica cittadina. Ma la parola chiave sarà competenza: sto avendo modo di conoscere persone molto valide per la nostra città”.

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