Milano / Malpensa
Il paese di domani: in Consiglio
- 30/09/2011 - 08:52
- Nosate
E’ il primo punto all’ordine del giorno, tra le cosiddette comunicazioni del sindaco. Un’informativa dove, appunto, lo stesso primo cittadino di Nosate esporrà la situazione e come ci si sta muovendo. Quindi, l’intenzione, è di dare vita ad un Consiglio comunale aperto, durante il quale gli attori protagonisti, per una volta, non saranno gli amministratori, bensì i cittadini, con le loro domande, i dubbi, le richieste di chiarimento e, perchè no, anche con eventuali proposte. Un’intera seduta dedicata esclusivamente all’argomento, dunque. Che, però, non sarà stasera (venerdì 30 settembre), come, inizialmente, si era pensato, bensì, più avanti, magari la prossima o più in là, quando si avranno notizie certe. Se da una parte la manovra anticrisi varata dal Governo sembra (il condizionale è d’obbligo) non fare sconti ai Comuni, per quanto concerne tagli ed accorpamenti, dall’altra, però, ci sono le stesse realtà che non stanno, certamente, con “le mani in mano”. E, così, tra chi, qualche giorno fa, ha deciso di aderire allo sciopero (ulteriore passo per far sentire la propria voce) e chi, invece, non si è fermato, ribadendo, comunque, la sua contrarierà ad una situazione che condizionerebbe, e non poco, il futuro di questi paesi, così come del territorio, si va avanti continuando a chiedere delucidazioni e spiegazioni. “Avevamo pensato a stasera – commenta il sindaco di Nosate, Carlo Miglio, l’unico Comune della provincia di Milano che, con i suoi poco meno di 700 abitanti, è direttamente interessato dalla questione – Poi confrontandoci abbiamo ritenuto opportuno che il Consiglio per interagire con la popolazione fosse fatto una volta che si avranno dati concreti. Perciò, nella seduta in programma oggi, sarò io ad esporre la situazione. L’idea di un confronto con il paese rimane, comunque, lo voglio sottolineare, un punto cardine, pertanto, verrà realizzato. E’ importante e fondamentale che i cittadini abbiano la possibilità di relazionarsi con le istituzioni locali ed anche tra di loro”. Quale futuro attende il piccolo paesino del Castanese? “Ancora di certezze non ce ne sono – continua il primo cittadino – Stiamo continuando il nostro lavoro, seguendo vari e differenti canali per capire meglio la manovra, le eventuali modifiche e, soprattutto, come muoverci per salvaguardare la storia di Nosate e dei suoi residenti e ribadendo la nostra contrarietà a tale iniziativa”. L’ipotesi più probabile, allo stato attuale, dovrebbe, comunque, essere di mantenere il Comune quale ente, accorpando, però, servizi e funzioni con altre realtà confinanti o, comunque, vicine.
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