Milano / Malpensa
Dieci anni sindaco: "Un sogno realizzato"
- 05/06/2024 - 14:32
- Castano Primo
- Politica
Dieci anni da sindaco. Dieci anni di impegno e attenzione per la sua città e per i suoi concittadini. "Un sgono realizzato": la voce che inevitabilmente si mischia con l'emozione e, in fondo, altrimenti non potrebbe essere, perchè, dopo due mandati alla guida di Castano, per Giuseppe Pignatiello è il momento dei saluti e di togliere la fascia che indossa dal 2014. Un nuovo presente e soprattutto un nuovo futuro, insomma, per lui che, se da una parte ha deciso, come si dice, di rimettersi ancora 'in gioco', stavolta però come semplice candidato consigliere nella lista 'Insieme Progettando Castano' guidata da Carola Bonalli, dall'altra porterà per sempre nel cuore questa importante esperienza. "Ogni singolo momento è stato per me fondamentale - racconta - Tanto il lavoro portato avanti; tanti i progetti che abbiamo realizzato per far vivere e far crescere ogni giorno di più la nostra bellissima comunità. Se devo dirne uno su tutti: la scuola Materna statale, una scelta che mai nessun sindaco prima di me aveva davvero avuto il coraggio di fare e che io invece ho deciso che era importante al di là dei voti ed ho avuto ragione perché i cittadini hanno capito. Poi, ovvio ce ne sono davvero molti ancora, che resteranno nella memoria di Castano e dei castanesi". Tasselli che si sono susseguiti uno dopo l'altro lungo un percorso fatto di soddisfazioni, però pure di momenti complessi. "L'emergenza Covid in primis - continua - Ci siamo trovati a gestire una grave situazione che ha provato duramente ogni singolo cittadino. Come l'abbiamo affrontata? Mettendoci la massima attenzione; non c'era tempo da perdere e bisognava esserci e stare accanto alla popolazione che soffriva e chiedeva aiuti e sostegno costante. Ed è questo che si è cercato di fare il più possibile". Un lungo viaggio, così lo si potrebbe definire... "Già, un lungo viaggio che oggi rifarei nello stesso identico modo - ribadisce - Io sono questo; nel bene e nel male non riesco e non riuscirò mai ad essere differente. Forse avrei dovuto fidarmi meno di alcune persone, ma la mia forza e la mia debolezza sono proprio queste e devo conviverci. Certamente, dal punto di vista delle attività messe in campo, qualche rimpianto ce l'ho: avrei voluto poter realizzare una cooperativa per dare un'opportunità di lavoro a chi non ce l’ha e per ridurre le spese a bilancio; se vincerà Carola, sarà uno degli obiettivi che raggiungeremo". Un elenco di cose che si vorebbero ancora fare, alla fine, che spazia in ambiti e campi differenti, tutte guidate da quelle parole che per lui e per la squadra sono dei capisaldi, ossia presenza, comunicazione e amore per la città. "Perché ritengo e riteniamo che informare e parlare con tutti ogni giorno siano fondamentali - afferma - Il mezzo in questi 10 anni sono stati ad esempio i social (e non solo), c'erano questi, ma se non ci fossero stati avrei usato anche il telefono o il porta a porta". Il passato e il presente, dunque, mentre per quanto riguarda il futuro? "Avrei potuto ricandidarmi per il terzo mandato, ho scelto di non farlo perché sentivo di aver accumulato tanta fatica e sentivo che la mia famiglia aveva bisogno di me - conclude - Chissà, un domani, magari tra cinque anni ne riparliamo, nel frattempo ho tante idee politiche che vorrei sviluppare. Intanto, un messaggio a chi arriverà dopo di me: spero che sarà un sindaco coraggioso, leale, vero e pronto a dire anche dei no, ma che stia sempre a fianco dei suoi cittadini; quello che ho sempre provato ad essere in questi dieci anni".
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