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Vittuone: Resistenza, guerre e morti sul lavoro

Vittuone - Durante la commemorazione del 79° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, il sindaco Laura Bonfadini ha ricordato quanti oggi 'onorano la Resistenza'.
Vittuone_ 25 aprile 2024

«Oggi lanciamo un messaggio di pace, di fratellanza, di solidarietà. Diciamo un no secco ad ogni tentativo di riscrivere la storia e, principalmente, di diventare ostaggi di nuove recrudescenze belliche. È più che mai necessario schierarsi insieme contro la guerra, l’aggressione, il terrorismo, il fanatismo.
Alla memoria delle vittime la Repubblica oggi si inchina.
Andiamo quindi sempre avanti, non tacendo mai, rivendicando e difendendo democraticamente i valori che ci consentono di vivere in pace!».

Così il Sindaco Laura Bonfadini ha concluso il suo discorso, in piazza Italia, davanti al Municipio, durante la commemorazione del 79° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, che si è tenuta ieri mattina a Vittuone. Laura Bonfadini ha voluto ricordare quanti oggi «onorano la Resistenza», che è alla base della nostra Repubblica antifascista e della nostra Costituzione, sottolineando inoltre il ruolo che durante la Resistenza ebbero le donne: «furono 35.000 quelle che operarono come combattenti, 20.000 con funzioni di supporto, quasi 4.700 furono arrestate, torturate e condannate dai tribunali fascisti, circa 2.800 deportate nei lager, 2.900 giustiziate o uccise in combattimento. Solo 19 furono onorate con la medaglia d’oro e 17 con la medaglia d’argento».

Il Sindaco di Vittuone ha poi ricordato la tragedia quotidiana delle morti sul lavoro, affermando: «Vorrei che il diritto al lavoro fosse equiparato al diritto di tornare a casa, dopo il lavoro. Non rassegniamoci allo stillicidio delle morti sul lavoro, che ogni giorno occupano le notizie dei giornali. Servono poche, ma rispettate norme e, soprattutto, è ormai assolutamente necessario rafforzare l’attività di vigilanza e i controlli. Che giunga al più presto un 25 aprile di liberazione da queste stragi infinite!».

Prima di Laura Bonfadini erano intervenuti Vincenzo Capuozzo, presidente della sezione di Sedriano/Vittuone dell’Anpi, ed Emanuele Magro, della Fiom Cgil. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni la memoria della Resistenza, dei tanti, tra i quali moltissimi giovani, che si sacrificarono per la nuova Italia, basata sulla Costituzione repubblicana e antifascista che, ha sottolineato Emanuele Magro, ha due pilastri nell’articolo 1: L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, e nell’articolo 11: L’Italia ripudia la guerra.

Entrambi hanno ricordato anche i giovani vittuonesi che lottarono e morirono nella e per la Resistenza, da Giampiero Pozzi ed Elisa Restelli a Pietro Ghidoli, Pietro Frontini: a ciascuno di loro è dedicata una via di Vittuone, e il corteo del 25 aprile, come da tradizione, anche ieri si è soffermato davanti alla targa di ciascuna di queste vie, mentre Ferruccio Pozzi, primo sindaco di Vittuone del dopoguerra, ucciso da un commando fascista nel giugno del 1945, è ricordato da una stele in piazza Italia.

Vincenzo Capuozzo ha anche letto un breve testo di un ricercatore sedrianese - uno dei tanti giovani italiani che oggi lavorano all’estero, in questo caso a Melbourne, in Australia -, pronipote del partigiano sedrianese Leopoldo “Poldino” Fagnani, che ricorda gli ultimi momenti della vita di “Poldino” quando, la notte del 31 agosto 1944, venne ucciso dai fascisti insieme ad altri prigionieri, tra i quali Paolo Garanzini e il corbettese Pierino Beretta.

Naturalmente la fase finale della manifestazione del 25 aprile, con i discorsi in piazza Italia, è stata preceduta dal corteo, con autorità e tanti cittadini, accompagnato dal Corpo Musicale “Giuseppe Verdi”, che ha percorso le vie del paese, con il già ricordato omaggio alle targhe delle vie dedicate ai partigiani, fino al Parco della Resistenza, riaperto per l’occasione dopo importanti lavori di riqualificazione, dove è stata deposta la corona d’alloro davanti al monumento ai caduti della Resistenza e della Guerra di Liberazione ed è stata celebrata la S. Messa. Poi di nuovo in corteo fino a piazza Italia, dove si trovava anche l’esposizione commemorativa “I nostri partigiani” realizzata a cura della Sezione “Carlo Chiappa” Sedriano/Vittuone dell’Associazione Nazionale Partigiani D’Italia.

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