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venerdì 22 novembre 2024 | ore 16:25

Valorizzazione del Parco Bosco delle Querce

La giunta della Regione Lombardia ha approvato una delibera che stanzia 420.000 euro (180.000 euro al Comune di Seveso e 240.000 a Ersaf) per la realizzazione di iniziative, azioni e progetti di valorizzazione del Parco Bosco delle Querce.
Milano - Palazzo Lombardia (Foto internet)

La giunta della Regione Lombardia ha approvato una delibera che stanzia 420.000 euro (180.000 euro al Comune di Seveso e 240.000 a Ersaf) per la realizzazione di iniziative, azioni e progetti di valorizzazione del Parco Bosco delle Querce in occasione della celebrazione, nel 2026, del 50° anniversario dall'incidente Icmesa.

Il documento proposto dal presidente Attilio Fontana ha ottenuto il concerto degli assessori Gianluca Comazzi (Territorio e Sistemi verdi), Francesca Caruso (Cultura) e Giorgio Maione (Ambiente e Clima).

Il 10 luglio 1976, in seguito ad un guasto, una nube di diossina si propagò dalla fabbrica, diffondendosi tra i comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno, Desi e Limbiate. Negli anni successivi la zona è stata riconvertita e bonificata. Da qui nasce il parco naturale regionale Bosco delle Querce. Attualmente è un'area protetta che sorge su un territorio di 43 ettari, di cui 35 nel Comune di Seveso e 8 in quello di Meda.

La delibera propone inoltre, con il coinvolgimento di Fla, Fondazione Lombardia per l'ambiente, di intraprendere azioni e iniziative per la celebrazione del 50° anniversario. Tra queste vi è l'intenzione di candidare il sito per il riconoscimento del Marchio del patrimonio europeo della cultura. Tutto ciò attraverso una prima selezione nazionale da parte del Ministero della Cultura.

"Questo finanziamento - ha affermato l'assessore Gianluca Comazzi - servirà ad organizzare eventi e progetti in memoria della tragedia del 1976 per valorizzare il parco e il territorio circostante. Un sito quindi di valore simbolico che custodisce una storia collettiva da tramandare alle generazioni future".

"L'approvazione di questa delibera - ha aggiunto - riflette il nostro impegno continuo nel preservare la memoria di ciò che è accaduto, ma anche nel celebrare la rinascita e la rigenerazione di questo territorio, ora trasformato in un prezioso patrimonio naturalistico. I fondi destinati saranno quindi utilizzati per promuovere iniziative e progetti che valorizzino il Parco Bosco delle Querce. Il nostro obiettivo - ha concluso Comazzi è infatti quello di garantire che la storia di questo luogo non venga mai dimenticata".

"La Regione - ha evidenziato l'assessore Caruso - mette a disposizione risorse concrete per una serie di azioni dal grande valore culturale. Vogliamo custodire e raccontare una pagina di storia della Lombardia, affinché quanto avvenuto nel 1976 non venga mai dimenticato. Ricordare, approfondire e commemorare è quanto mai necessario, soprattutto pensando alle nuove generazioni, ma non solo. L'obiettivo è anche quello di valorizzare una storia di ripartenza. Le istituzioni e il sistema economico e sociale della Lombardia sono riuscite a dare nuova vita a una porzione di territorio ferita. Ora rappresenta un luogo non solo di riflessione ma anche di pregio dal punto di vista naturalistico: un'attrazione rilevante anche sotto il profilo culturale".

"Quanto accaduto a Seveso - ha commentato l'assessore Maione - ha cambiato le politiche ambientali degli ultimi 50 anni e anche la coscienza collettiva sul tema. Regione Lombardia, in collaborazione con le università del territorio e il sistema regionale, ha sviluppato una serie di interventi e un percorso di ricerca. Tutto ciò ha portato la nostra regione a essere eccellenza internazionale nell'ambito dello studio di problematiche connesse alla tutela dell'ambiente dall'inquinamento. In particolare, si è contraddistinta negli aspetti connessi alla produzione, all'impiego ed allo smaltimento delle sostanze chimiche".

"Il Parco naturale regionale del Bosco delle Querce - ha sottolineato l'assessore Barbara Mazzali (Turismo, Marketing territoriale e Moda) - è oggi un'oasi che attrae amanti della natura e appassionati di turismo sostenibile. Oltre alla varietà di sentieri escursionistici, che permettono di esplorare la ricca biodiversità locale, quest'area protetta si presenta anche come meraviglioso scenario per il turismo 'outdoor'. Tra le tendenze turistiche del 2024 spicca il turismo lento e responsabile', perché oggi c'è un desiderio di ritorno alle origini, a qualcosa di vero e autentico che la nostra campagna lombarda sa offrire. Ringrazio quindi il collega Gianluca Comazzi, impegnato nel tutelare il prezioso patrimonio 'verde' delle Lombardia, elemento cruciale anche di attrattività".

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