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giovedì 26 dicembre 2024 | ore 14:58

La Chiesa cambia il Lezionario

Roma - Chierichetti cuggionesi con il Cardinale Tettamanzi

Dal 15 novembre ci sarà qualche novità nelle nostre parrocchie. Entrerà infatti in vigore il Nuovo Lezionario Ambrosiano: vediamo in modo semplice cosa varierà nelle celebrazione della Santa Messa. Cambiare il Lezionario (libro che contiene in modo ordinato e progressivo i diversi brani della Bibbia che vengono proclamati nelle celebrazioni) significa cambiare il programma delle letture delle Messe festive e feriali. Con il Nuovo Lezionario (nuovo rispetto a quello provvisorio e incompleto entrato in vigore nel 1976 per la Diocesi di Milano) prevale un criterio tematico: ogni domenica si mette in risalto infatti un aspetto della vita e dell’insegnamento di Gesù (nel Vangelo) sostenuto dalla lettura di un brano dell’Antico Testamento e delle Lettere di San Paolo. Si pone quindi in maggiore evidenza il profondo legame che unisce il Nuovo e l’Antico Testamento. Il Lezionario si articola in tre grandi tappe: il Libro del Mistero dell’Incarnazione (dall’Avvento fino alla Quaresima), il Libro del Mistero della Pasqua (da Quaresima a Pentecoste), il Libro del Mistero della Pentecoste (fino all’Avvento). A parte la piccola novità tangibile, cioè il foglietto della Messa passato da quattro a sei facciate (con una piegatura a tre), la Messa subirà quindi delle modifiche solo nelle letture e nei relativi canti. Il cambiamento più grande si avrà però nella celebrazione vespertina (quella del sabato sera) che diventerà la prima delle celebrazioni della domenica. Questo sarà sottolineato dalla lettura all’inizio di un Vangelo della Resurrezione. Si potrà scegliere tra due forme celebrative: dopo il canto iniziale e la lettura del Vangelo di Resurrezione, la Messa prosegue con le tre letture domenicali oppure si apre con la celebrazione dei vespri, la proclamazione del Vangelo della Resurrezione e la Messa che prosegue con una sola lettura.

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