Milano / Malpensa
In Lapponia... verso Babbo Natale
- 24/12/2023 - 07:53
- Bernate Ticino
- Cultura
- Storie
In questi giorni di attesa del Natale i bambini di tutto il mondo, ma in fondo e nel cuore anche molti di noi adulti, si lasciano cullare dalla magia dell’attesa della notte di Natale. Se il senso cristiano viene vissuto con ritiri e la novena in chiesa, quello commerciale con cene e feste, l’aspetto più magico è quello che ci porta al Polo Nord a immaginare tanti piccoli elfi intenti a smistare milioni di letterine, mentre Babbo Natale prepara Rudolph, Cometa e le altre renne mentre sistema la slitta. Quei posti, così tanto incantati, in realtà, ebbene sì, in un certo senso esistono davvero. E quest’anno ce li raccontano una nostra inviata speciale, Elena Mauri, che con la sua associazione culturale ‘Avventure Bilingui’ ha organizzato negli scorsi giorni un tour davvero particolare. “L’avventura di fare un viaggio di questo tipo nasce dallo scopo di far provare delle vere e proprie esperienze ai nostri clienti - ci spiega - la Lapponia si caratterizza perfettamente per la foresta innevata, il contatto con la natura, la motoslitta,...”. E allora mettiamoci in viaggio... e andiamo a trovare Babbo Natale: “Si entra in un mondo davvero diverso dal nostro - spiega Elena Mauri - qui il rapporto uomo/natura è completamente diverso da quello che viviamo noi, il ritmo è più lento, il sole sorge per pochissime ore, bisogna entrare davvero in contatto, anche fisicamente, con questo luogo magico. La percezione del tempo si dilata”. E forse, è davvero questo il segreto di Babbo Natale per poter predisporre i regali e le sorprese per milioni di bambini e bambine nel mondo. “Sicuramente son luoghi decisamente freddi... Si passa dai -16 ai -35 gradi dell’inverno lappone, ma con gli indumenti giusti, termici, si può stare un po’ all’aperto. Si possono conoscere gli haski, le renne, la pesca,.... Che anche loro si adattano al ritmo della natura e delle ore di luce. Nel resto della giornata vi è il tempo della relazione: il gioco, le sorprese, lo stare insieme, il far i biscotti di Natale, il conoscersi. Tutti insieme davanti a un divanetto senza la frenesia che viviamo da noi”. Ma la ‘magia’ alle volte capita davvero: “Non è prevedibile, ma quando capita di vedere l’aurora boreale, queste incantevoli fluorescenze verdi che ‘ballano nel cielo’, che vanno un po’ inseguite, ma sono assolutamente un’esperienza unica. Qui si impara a far cose anche da soli, si impara a conservare il cibo, accendere il fuoco, assaporare il tempo”. E dopo aver ammirato il paesaggio e l’aurora boreale, si supera il Circolo polare artico e, appena dopo il parallelo che lo caratterizza, si ‘salta’ nel villaggio di Babbo Natale: in estate è nella sua casa a riposare, in inverno è nel suo ufficio che si lavora. “Appena dentro c’è il conteggio dei giorni che mancano a Natale - racconta Elena - Ci sono le porticine in cui si vedono gli elfi che preparano i regali, cucinano, ecc. mentre in un’altra zona si smistano milioni di lettere. Babbo Natale lascia tempo ad ognuno e parla in ogni lingua del mondo, le conosce davvero e cerca di conoscerti e capire chi sei. A qualunque età, entrare dalla porta rossa per incontrarlo, apre un’emozione che ci riporta a quando eravamo bambini. Il villaggio è davvero grande e pieno di sorprese. La Lapponia e questi viaggi sono pura gioia”. E come non chiudere con un vero “Merry Christamas and Happy New Year a tutti nostri soci! - conclude Elena - Ogni viaggio è dedicato ai soci per far provare esperienze, abbiamo sede a Bernate Ticino e vi aspettiamo per le prossime avventure!”
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