Milano / Malpensa
San Antonio massacra Miami
- 05/03/2011 - 17:04
- Fuori campo
Il massacro del 4 Marzo. Nella storia della stagione dei Miami Heat, la partita contro i San Antonio Spurs verrà ricordata come il punto più basso per James, Wade e Bosh: il punteggio finale è 125-95, trenta pesantissimi punti di differenza ed la sensazione che per gli Heat non sia davvero l'anno giusto per il titolo. Ovvio che la sconfitta della sera precedente contro Orlando (dopo essere stati avanti di 24 punti hanno perso 99-96) ha lasciato segni profondi sugli Heat, ma l'approccio del primo quarto è assolutamente imbarazzante.
È infatti nel primo periodo che si decide la partita e il ritorno di Parker in quintetto è la mossa che decide la partita. Dopo un grande inizio di Ginobili (11 punti nei primi 6 minuti) gli Spurs vanno avanti prima di undici punti, poi chiudono la difesa e con l'ingresso di Bonner e Neal scavano un solco di 24 punti (36-12) che seppellisce gli Heat. James e Wade commettono quattro sfondamenti nel quarto, sbagliano tutti i tiri da fuori che la difesa concede e non trovano mai il contropiede che spesso salva il loro attacco. Dall'altra parte San Antonio gioca in maniera perfetta: Ginobili e Duncan dominano la prima metà di quarto e Parker la seconda, andando in area ad ogni possesso e scaricando sul perimetro, dove Bonner ha la mano caldissima e segna ben quattro triple. Una lezione di basket.
Nel secondo quarto è LeBron James a guidare il rientro dei suoi: 15 punti nel quarto ed alcune giocate spaventose riportano i suoi anche a -11, ma gli Spurs reggono e continuano a martellare da fuori, andando all'intervallo su un comodo 62-50. Nel terzo quarto nulla cambia, anzi, è ancora Parker a prendere il controllo del match: Spoelstra non trova mai un uomo capace di negargli la penetrazione in area e Dampier, frustrato dalla prestazione del play neroargento, viene espulso per una spinta da dietro che manda Parker direttamente tra i fotografi rischiando la faccia.
È il segnale della sconfitta: da quel momento in poi è solo garbage time, che fanno segnare a Bonner altre due triple e concedono spazio alle riserve nell'ultimo quarto, chiudendo con il record di franchigia per tiri da tre segnati (17) ed infliggendo una tremenda sconfitta agli Heat, che escondo devastati da questo back-to-back in trasferta. Le cifre della stagione sono impietose: 29-2 contro le squadre con un record inferiore al 50%, ma solo 14-17 contro le squadre con un record vincente, ed in particolare un pessimo 0-7 contro quelle sopra il 70% (Boston, Dallas e la stessa San Antonio, a cui si potrebbero aggiungere anche le due sconfitte con i Bulls). L'unica vittoria di prestigio di questi Heat è quella di Natale contro degli svogliati Lakers: decisamente troppo poco per una squadra che ha come obiettivo unico quello del titolo NBA.
Pagelle
Miami Heat
Chalmers 4: è uno di quelli che Parker svernicia ad ogni possesso, facendo imprecare Spoelstra.
Wade 4,5: partita anonima e molto imprecisa, i due sfondamenti iniziali gli tolgono il ritmo e non rientra mai mentalmente nella gara.
James 5,5: il meno peggio tra tutti, i 15 punti del secondo quarto danno una scossa, ma non bastano contro questi Spurs.
Bosh 3,5: 17 punti e 14 rimbalzi non sono mai stati tanto falsi. In attacco si fa trovare pronto quando ormai non serve più, in difesa viene ridicolizzato da DeJuan Blair...
Dampier 4: 0 punti e due rimbalzi, si nota solo per il brutto fallo su Parker.
Miller 5: buon 3-5 da tre, ma non difende sugli esterni degli Spurs, in particolare Neal.
Bibby 4: la sua aggiunta porterà lievi benefici all'attacco asfittico degli Heat, ma li danneggia tantissimo in difesa.
House 4: 0 punti su quattro tiri, imbarazzante come tutta la squadra.
All. Spoelstra 4: perdere ci sta, ma perdere così no. Quel titolo NBA è lontano più che mai.
San Antonio Spurs
Parker 8: rientra con una coscia in condizioni precarie e domina la partita in lungo e in largo. Chissà cosa avrebbe fatto al 100%...
Ginobili 7,5: l'inizio con tre triple spacca la gara, poi gestisce e chiude da top scorer con 20 punti.
Jefferson 7: equilibrato, mette i tiri che servono e difende egregiamente nel primo quarto su LeBron.
Duncan 7: partita minimalista, doppia doppia d'ordinanza, qualche sprazzo di classe pura quando c'è bisogno e poi applaude dalla panchina.
Blair 7: la voglia di questo ragazzone è coinvolgente.
Hill 6,5: si nota un po' meno perchè difende sul serio, 3-6 da tre.
Bonner 8: sette tiri, tutti da tre, sei segnati: per Red Rocket una serata al tiro da incorniciare.
Neal 7,5: anche per lui serata al tiro pazzesca (7/8) e ci aggiunge anche tanta difesa.
All. Popovich 8,5: in questo momento gli Spurs sono la miglior squadra della NBA, e visto che è un anno dispari potrebbero esserlo anche a fine Giugno...
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