Milano / Malpensa
Il discorso di Zelensky al Parlamento
"Il nostro popolo è diventato l'esercito. Immaginate Mauriupol come una Genova completamente bruciata. Come una città da cui scappano le persone per raggiungere i pullman per stare al sicuro. Il prezzo della guerra è questo: 117 bambini uccisi. Non accogliete i russi in vacanza in Italia, inasprite le sanzioni". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelesky ha iniziato il suo discorso (di circa 15 minuti) in videocollegamento con deputati e senatori riuniti alla Camera. Un intervento accolto da un applauso - sebbene l'aula non fosse pienissima considerando che riuniva deputati e senatori- e preceduto dalle parole dei presidenti di Montecitorio e Palazzo Madama, Roberto Fico ("Testimoniamo nel modo più solenne la vicinanza e il sostegno di tutto il Parlamento e del popolo italiano all'Ucraina") e Elisabetta Casellati ("Esprimiamo ammirazione per il coraggio del popolo ucraino e confidiamo in una soluzione negoziale"). In Aula anche il premier Mario Draghi, che ha dichiarato: "La resistenza di tutti i luoghi in cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica". Le parole del premier sono state interrotte da 10 applausi e una standing ovation finale dei presenti in Aula.
In questi giorni di guerra, ha detto il presidente ucraino, "ho visto il male che porta il nemico, quanta devastazione lascia a quanto spargimento di sangue". Zelensky ha sottolineato che l'obiettivo dei russi "è l'Europa, influenzare le vostre vite, avere il controllo sulla vostra politica e la distruzione dei vostri valori. L'Ucraina è il cancello per l'esercito russo, loro vogliono entrare in Europa ma la barbarie non deve entrare". Barbarie che coincidono, ha spiegato, con stupri e violenze. "A Kiev i russi torturano, violentano, rapiscono bambini, distruggono e con i camion portano via i nostri beni - ha detto Zelensky - L'ultima volta in Europa è stato fatto dai nazisti. L'esercito russo è riuscito a minare anche il mare vicino ai nostri porti: questo è un pericolo anche per i Paesi vicini".
Poi ha aggiunto: "Una settimana fa ho parlato ad un incontro a Firenze, ho chiesto a tutti gli italiani di ricordare il numero 79, che era il numero di bambini uccisi. Ora purtroppo sono saliti a 117, a causa del procrastinarsi della guerra. Con la pressione russa ci sono migliaia di feriti, centinaia di migliaia di vite distrutte, di case abbandonate, i morti nelle fosse comuni e nei parchi".
E ha ricordato: "Gli ucraini sono stati vicini a voi durante la pandemia, noi abbiamo inviato medici e gli italiani ci hanno aiutati durante l'alluvione. Noi apprezziamo moltissimo ma l'invasione dura da 27 giorni, quasi un mese: abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni".
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