Milano / Malpensa
Un esempio di coraggio
- 15/03/2022 - 14:49
- Attualità
- Televisione
Poco prima di entrare in diretta e sfidare eroicamente la propaganda di Putin, Marina Ovsyannikova ha registrato un video-messaggio in cui spiegava con rara potenza e chirurgica lucidità le ragioni del suo gesto.
"Quello che sta avvenendo in Ucraina in questo momento è un crimine e la Russia è l'aggressore. La responsabilità di questa aggressione ricade sulla coscienza di una persona sola. Questo uomo è Vladimir Putin.
Mio padre è ucraino. Mia madre è russa. Non sono mai stati nemici.
Questa collana che indosso è una richiesta per chiedere l'immediata fine di questa guerra fratricida. A quel punto i nostri popoli fraterni potranno iniziare una nuova riconciliazione.
Sfortunatamente, negli ultimi anni, ho lavorato a Channel One per la propaganda del Cremlino. E me ne vergogno profondamente. Mi vergogno di aver permesso che si raccontassero quelle bugie davanti allo schermo. Mi vergogno di aver permesso di zombificare il popolo russo. Siamo rimasti in silenzio nel 2014 quando tutto questo era solo l'inizio.
Non abbiamo manifestato in piazza quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Abbiamo guardato in silenzio a questo regime disumano. E ora il mondo intero si è rivolto contro di noi e neppure alle future 10 generazioni dei nostri discendenti basterà a ripulire la vergogna di questa guerra fratricida.
Siamo il popolo russo, premuroso e intelligente. Tocca a noi fermare questa follia. Scendete nelle piazze, non abbiate paura di nulla. Non possono arrestarci tutti".
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