Milano / Malpensa
EICMA: ripresa e rinascita
Così è passata anche questa edizione di EICMA, dopo la pausa forzata del 2020, con quel sapore di rinascita, se vogliamo di rivincita, e con tutta la voglia di ritorno alla normalità. Un’edizione strana dove l’eco dei rumors e le luci dei riflettori non sono stati della solita entità, ma comunque capaci di incuriosire e smuovere il popolo degli appassionati. Nonostante l’assenza di importanti case motociclistiche come BMW, KTM, Ducati, Harley-Davidson, ad esempio e la rinuncia di molte aziende di abbigliamento e accessori, EICMA ha riempito i 5 padiglioni del polo fieristico di Rho, così da permettere, con spazi e corridoi più ampi, il rispetto delle basilari norme di sicurezza anti Covid19. Preponderante la presenza di prodotti a propulsione elettrica, e a pedalata assistita per le due ruote a pedali, con un gran numero di aziende asiatiche ormai consolidate e strutturate, pronte quindi a sbarcare sul mercato europeo. Mercato che forse non è ancora del tutto pronto visto il costante e passionale amore verso i motori a combustione. Un mercato che si sposta verso il travel dal gusto avventura con la presentazione di nuovi modelli di maxi-enduro che hanno di fatto catalizzato gli interessi. Prima fra tutti la nuovissima Benelli TRK800 che insieme alle due MV del progetto Lucky Explorer sono le uniche vere novità viste in EICMA. A fare il coro la Moto Morini X-Cape, l’Aprilia Tuareg 660 e la Yamaha TT700 con i nuovi allestimenti e colori. Tra le oltre mille molto apprezzata la Triumph Tiger 1200 e la “solita” Honda Africa Twin 1100. Per le stradali interesse catalizzato dallo stand MV Agusta e curiosità verso la Moto Guzzi V100 e la Triumph Street Triple 1200 RR. Honda stupisce in sobrietà con la NT1100 e Royal Enfield con modelli celebrativi i 120 anni del marchio mentre Benelli inserisce sull’onda della TRK il motore 800 anche sui modelli Leoncino e Leoncino Trail. Buona la partecipazione del pubblico che da giovedì ha invaso i padiglioni anche se molti hanno segnalato e percepito la mancanza di molti marchi di riferimento del settore. Un’EICMA strana dicevano, ma del resto da qualche parte si doveva ripartite per puntare di nuovo al futuro. (Foto aMotoMio.it)
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