Milano / Malpensa
Napoleone al Mulino del Pericolo
- 29/09/2021 - 08:42
- Turbigo
Il 31 maggio 1800, le prime fasi di quello che passò alla storia come 'Il combattimento di Turbigo'; Napoleone Bonaparte che pose piede in Lombardia, subito dopo aver attraversato il Ticino, in prossimità del Mulino del Pericolo, trovandosi a respingere una serie di reiterati attacchi della cavalleria austriaca e rischiando in più occasioni di essere isolato e ucciso. E proprio qui, allora, oggi ecco che quei momenti e quelle pagine sono tornate a rivivere grazie all'Associazione Risorgimentale Turbigo 3 giugno 1859. La seconda tappa del percorso napoleonico nella città del nostro territorio. Più tappe, alla fine, che partite nei mesi scorsi dall'alzaia del Naviglio, sono arrivate, appunto, lungo la via Novara, per poi proseguire in futuro in altri luoghi e realtà attorno a noi. "Dopo l'opera inaugurata nelle passate settimane - spiega Daniele Solivardi - Adesso abbiamo presentato e pubblicato per la prima volta nella sua globalità anche il quadro che celebra e ricorda questi istanti. L'autore è sempre Stefano Villa, così come le dimensioni sono le stesse, solo la fattura è diversa, in quanto sarà conservato all'interno del Mulino. Come detto, il dipinto descrive quello che avvenne a Turbigo il 31 Maggio 1800, durante le prime fasi dell’episodio passato alla storia come 'Il combattimento di Turbigo'. Il primo console, Napoleone Bonaparte, pose piede in Lombardia, subito dopo aver attraversato il Ticino, con l’avanguardia delle sue truppe, proprio in prossimità del Mulino del Pericolo. La conformazione del territorio e soprattutto la presenza del canale di irrigazione che alimentava la secolare ruota del mulino, permise agli uomini della 70e demi-grade, di respingere una serie di reiterati attacchi della cavalleria austriaca, durante i quali, il primo console, corse costantemente il pericolo di essere isolato ed ucciso". Un episodio storico che avvalora la tesi che l'origine dell'attuale nome, appunto 'Mulino del Pericolo', derivi effettivamente dal serio pericolo corso da Napoleone Bonaparte quel giorno. "Il quadro, inoltre, cela al suo interno un particolare non facilmente rilevabile, con il quale l'autore ha voluto far risaltare la drammaticità del momento, l'ansia e la paura con la quale i soldati francesi attendono la cavalleria austriaca che sta arrivando insieme al temporale - prosegue Solivardi - Quella stessa paura che fa commettere errori ai soldati e che solo la voce squillante del primo console riuscirà a correggere. Il fatto, quindi, viene descritto nel diario del tenente cisalpino Antonio Giacomo Corso con queste parole: "Rinvigorita però la truppa francese dalla presenza del primo console, il quale fattosi innanti con la sciabola nuda, richiamava tutta l'intrepidezza ne' suoi soldati; un colpo di cannone tedesco poco mancò che non gli togliesse la preziosa vita di quel grand'uomo troppo esposto ai perigli". La storia, insomma, che si mischia con le emozioni, il coinvolgimento e la condivisione, riportando Turbigo e, in generale, il territorio intero indietro nel tempo. "Vogliamo ringraziare i proprietari del Mulino per la loro adesione al nostro progetto e la Pro Loco Turbigo per la bellissima manifestazione, un primo tentativo di ritorno alla normalità per eventi culturali di questo genere - conclude - Un grazie, infine, a tutte le persone intervenute, al Comune, Turbigo Citta Slow e al Parco Lombardo della Valle del Ticino per la concessione del patrocinio. E' stato un grande lavoro di cooperazione tra associazioni, un'esperienza sicuramente da ripetere e che avrà un seguito, visto che stiamo già preparando la terza tappa".
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