Milano / Malpensa
Quel lungo abbraccio…
Il nastro che si riavvolge e, subito dopo, torna ai giorni nostri. Quell'abbraccio, come 29 anni fa, che vale più di tante parole, giocate, schemi... Ma stavolta è diverso; stavolta Wembley è euforia e felicità allo stato puro. Ancora loro, Roberto Mancini e Gianluca Vialli, gli stessi che, il 20 maggio del 1992, portarono la Sampdoria in finale di Coppa Campioni, proprio lì a Londra, purtroppo uscendo sconfitti, eccoli di nuovo in quello stadio, oggi, però, a saltare di gioia e a stringersi forte per l'ennesimo successo della 'nostra' e della 'loro' Nazionale. Già, la 'loro' Italia, perché se, mai come ora, siamo, prima di ogni altra cosa, una squadra e un gruppo, tanto, o forse tutto, lo dobbiamo proprio a entrambi. L'uno e l'altro, insomma, le guide, i punti di riferimento, gli esempi per chi è chiamato a scendere in campo e per chi, invece, si deve accomodare in panchina oppure in tribuna. I due campioni, dentro e fuori dal terreno di gioco, che ci hanno fatto sognare con la Samp e che continuano a farci sognare anche con gli Azzurri. In quel lungo, immenso e grande abbraccio...
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