Milano / Malpensa
I parrucchieri e le aperture festive
Parrucchieri ed estetisti magentini potranno ora lavorare anche di domenica e nei giorni festivi. Siamo andati dai diretti interessati a chiedere cosa pensano di questo provvedimento. “Penso che abbia fatto un’ottima cosa. Pur non conoscendo le attivitá e le esigenze di queste attività, ha avuto una buona idea - commentano Elisa e Paolo, titolari dell’Estetica Solarium via Sanchioli. - Il Sindaco si dimostra una persona che pensa al suo paese e alle persone che ci lavorano”. Quindi voi aprirete di domenica? “Noi non pensiamo di aderire, a causa di esigenze specifiche della nostra attività: aprire nei festivi significa aumentare i costi e diluire i clienti della settimana… ma ci sono altri esercizi che possono giovarne. Il calo di clienti è naturale e comprensibile, anche perché tante persone sono in cassa integrazione e hanno minore disponibilità economica. Ma la libertà di tenere aperti e di guadagnarsi lo stipendio senza ricorrere ai ristori è tutto… Siamo solo noi estetisti, i parrucchieri e i negozi di abbigliamento a rimanere chiusi in zona rossa. E pensare che i nostri esercizi sono estremamente regolamentati tra distanziamento e igienizzazione, non si capisce perché dobbiamo rimanere chiusi”. “Penso sia stata una mossa intelligente, quella di lasciare liberi di scegliere se lavorare o no - concorda Ivan, responsabile di LeonTony Barber Shop. - Nel nostro settore di artigiani e barbieri, un paio di volte al mese già nella storia si lavorava, la domenica è un giorno festivo che invitava a passare dal barbiere. Non rimarremo aperti tutte le domeniche, è giusto che i lavoratori possano riposare e passare la domenica in famiglia, ma una o due volte al mese si potrebbe fare, facendo a turno tra il personale. In questi mesi ci siamo organizzati bene, ma è stato difficile: subire le notizie dell’apertura, della chiusura, in maniera improvvisa, senza sapere se i clienti potessero spostarsi anche tra comuni diversi… non fa bene al lavoro, lavoravamo con l’ansia. Un grande stress. Con determinazione e perseveranza ce l’abbiamo fatta. Certo con la salute non si scherza, ma questo continuo cambio di colori non è stato positivo”. Aprirà se ci saranno richieste Gabriella, di Fantastyka Style: “Da una parte è una cosa positiva, ma non credo che le mie clienti vorranno venire dal parrucchiere di domenica. Mi aspettavo però un aiuto economico, non solo dal nostro Sindaco, ma da tutti gli enti pubblici. Per esempio la tassa rifiuti del 2020 che deve essere comunque pagata nonostante non abbiamo lavorato… Con questo continuo aprire e chiudere gli esercizi pubblici, i clienti non venivano più perché molti pensavano che fossero luoghi di contagio. Sono state date informazioni sbagliate… Molti durante il lockdown hanno iniziato a fare da sé, in casa, per esempio il colore. Se questa apertura straordinaria dovesse davvero servire a farci rientrare delle perdite… se ci saranno richieste, io aprirò senz’altro”.
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