Milano / Malpensa
Malpensa 
11°
11°Mer, 30/10/2024 - 00:20
In ricordo di Riccardo Sarfatti
- 11/09/2010 - 11:30
- Attualità
E' morto la scorsa notte, dopo un tragico incidente, Riccardo Sarfatti, esponente politico del Partito democratico milanese. Forse per un colpo di sonno, ha perso il controllo della sua auto ed è finito nel lago di Como, a Tremezzo. Lascia la moglie e tre figli. Riccardo è stato tra i fondatori del Partito democratico lombardo, candidato nelle regionali 2005 contro l'attuale governatore lombardo Formigoni. Scelta sicuramente coraggiosa, dato che, da perfetto sconosciuto, avrebbe dovuto scontrarsi con il governatore uscente, uno dei mostri sacri della politica lombarda. Professore universitario presso la Facoltà di Architettura di Milano prima, poi amministratore delegato della Luceplan, azienda leader del design italiano con oltre 100 dipendenti, fondata dal padre, di cui è stato amministratore delegato. Uomo mite, cortese, impegnato in politica esclusivamente per il bene comune, sempre pronto a mediare, lontano da personalismi, ha contribuito alla fondazione del Pd lombardo e si è battuto per il suo radicamento sul territorio. Negli ultimi giorni era impegnato con altri alla ricerca di un candidato credibile per la corsa a Palazzo Marino.
Sostieni
Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito.
La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata.
Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!
Potrebbero interessarti anche
Halloween, originariamente una festività di origine celtica, è ormai diventata una celebrazione popolare anche in Italia, soprattutto tra i più giovani.
Quando la scrittura, la storia e la musica si mischiano assieme, diventando praticamente una cosa sola. Le emozioni, poi, che inevitabilmente faranno capolino nella testa, quasi a riportare il lettore e i presenti indietro nel tempo. Là, allora, alla Biblioteca Umanistica dell’Università degli Studi di Firenze, venerdì 25 ottobre, ecco un appuntamento che è molto di più di una presentazione.
9 ottobre 1963: quella data che, inevitabilmente, è e resterà per sempre stampata nella sua memoria. La voce rotta dall’emozione, gli occhi che ogni volta diventano lucidi e poi i ricordi, tanti, tantissimi nella testa e nel cuore. Perché Nella Bonafé, anche se ormai da anni vive a Castano, quando avvenne il disastro della diga del Vajont abitava proprio a circa una trentina di chilometri di distanza da quelle zone.
Invia nuovo commento