Milano / Malpensa
Pasti caldi a chi ha bisogno
- 13/01/2021 - 11:00
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La porta che si apre... esce un signore (70-75 anni), tra le mani un sacchetto di plastica; poco più in là, poi, ce ne sono altri, in attesa, e dentro, infine, altri ancora, già seduti ai tavoli. Davanti un piatto di pasta, del pane, un po' di prosciutto e formaggio, un pezzo di focaccio o di pizza, della frutta e verdura, perché è lì che quasi ogni giorno si ritrovano per mangiare qualcosa. Quello che, ormai, per loro è un vero e proprio punto di riferimento, la Casa della Carità di via Santa Teresa a Legnano, laddove le parole d'ordine da sempre sono solidarietà, vicinanza e sostegno ai più bisognosi e a chi, purtroppo, si trova a vivere situazioni di disagio e difficoltà. Una realtà nata diversi anni fa e che, nel tempo, è cresciuta, dando un fondamentale aiuto a quanti risiedono in città, ma in generale al territorio intero. "Siamo all'incirca un'ottantina di volontari - spiegano - Diciamo che, giornalmente, ne abbiamo 7-8 presenti, mentre per quanto riguarda l'attività, il nostro impegno consiste nella distribuzione di pasti caldi (l'unica cosa è che non abbiamo la possibilità di portare le pietanze a casa, quindi chi viene deve consumarli direttamente sul posto)". Un lavoro, insomma, di squadra e un servizio molto importante. "Abbiamo sia persone di origine straniera sia italiani - proseguono - Singoli oppure famiglie, ognuno con storie e situazioni differenti alle spalle. Quando arrivano, poi, gli unici step che seguiamo sono quelli di un colloquio iniziale, giusto per conoscerli meglio e capire quali possono essere i problemi e le esigenze, quindi viene loro consegnata una tessera che permette di usufruire dell'iniziativa. Certo, con l'emergenza Covid-19, si sono dovuti rivedere alcuni punti, principalmente per quanto concerne la riduzione dei posti a sedere (al fine di garantire tutte le misure di sicurezza necessarie), passando dai 40 di prima ai 20 attuali". Mentre sulle presenze vere e proprie. "Ad oggi non c'è stato un aumento degli ospiti - affermano - Prima eravamo, infatti, attorno ai 60-70, adesso, invece, siamo all'incirca 40. Le motivazioni, alla fine, sono diverse, in modo particolare la difficoltà di muoversi, soprattutto, per gli stranieri, anche se abbiamo notato un incremento degli italiani (una percentuale abbastanza alta, tra il 70 e l'80%); chiaro è che bisognerà capire in futuro se, con la ripresa delle aziende e delle attività, ci saranno licenziamenti e, pertanto, quale potrà essere la realtà che ci troveremo di fronte. La preoccupazione, infatti, è che ci potranno essere molte più famiglie che si troveranno in crisi". (Foto Eliuz Photography)
Sociale - Mensa dei poveri
80 VOLONTARI CHE SI ALTERNANO OGNI GIORNO
L'aiuto fatto di semplici, ma fondamentali gesti. I volontari sono intenti nella preparazione e organizzazione del servizio quando arriviamo in via Santa Teresa. Ognuno ha un suo compito: c'è chi è in cucina, chi invece davanti al banco e chi, infine, sta girando tra i tavoli. Un impegno quotidiano e costante, il loro; un grande sostegno a chi ha più bisogno. "Quello che facciamo è dare un aiuto alle persone che si trovano in difficoltà - spiegano - E' importante, infatti, offrire un pasto caldo a quanti, purtroppo, per motivi differenti non hanno la possibilità di averlo". Storie diverse, giovani, adulti, anziani e famiglie che, quasi ogni giorno, quindi, si rivolgono, appunto, qui. "Lo vediamo praticamente sempre - ricordano - gente con problematiche davvero grosse e che chiede, da una parte qualcosa da mettere nello stomaco, dall'altra anche un semplice momento per scambiare quattro chiacchiere e sentirsi così meno sola e abbandonata".
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