Milano / Malpensa
Terza ondata? La seconda è ancora lunga
Aprire, come e quanto. Zona arancio, gialla o sfumata. Natale, piste da sci, cenone, capodanno e shopping in che orari... se ne sente parlare di ogni e dove, spesso fuori luogo, anche da persone competenti. Ma per comprendere se e cosa può accadare è meglio affidarsi a chi studia e analizza con fonti certe quel che sta accadendo. E cosa potrebbe accadare? La pagina 'Predire è meglio che curare' a cui collabora Davide Tosi,analista di 'Big Data' e professore all'Università degli Studi dell'Insubria e professore aggiunto in Bocconi a Milano, ci aiuta a fare qualche riflessione.
"Siamo ancora in piena seconda ondata. Tutte le curve si mantengono in discesa e anche il trend dei decessi sembra ormai chiaro e in linea con le altre curve (sia temporalmente che in proporzione numerica) - viene spiegato nel dettagliato post su Facebook - Azzardiamo quindi qualche predizione a medio termine.
Considerati diversi fattori (i.e., R0(t) attuale, trend di decrescita, impatto della chiusura delle scuole e delle attività lavorative durante le vacanze natalizie, cambio delle zone e allentamento delle misure restrittive, effetto dei cenoni/pranzoni di Natale) abbiamo elaborato quello che potrebbe essere lo scenario del prossimo mese (si veda grafico1). Uno scenario che vede una curva dei contagi giornalieri normalizzati che tenderà a scendere, molto lentamente, ma sempre in discesa e non in risalita.
Come sempre, tutto questo potrà verificarsi, SE e SOLO SE rimarrà alta l'attenzione e la responsabilità individuale e collettiva. Molto dipende da noi! Fate anche capire ai vostri cari, amici e conoscenti che uno scenario "buono" di questo tipo, con la curva dei contagi che non tornerà a correre, ci porterà comunque indicativamente 14.600 ulteriori decessi per Covid-19.
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