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venerdì 27 settembre 2024 | ore 23:29

La Lombardia 'arancione'

La Lombardia è 'zona arancione': ad annunciarlo, su Twitter, è stato lo stesso presidente Attilio Fontana. "Potremo, adesso, riaprire gli esercizi commerciali".
Milano - Il messaggio del presidente Fontana

La Lombardia è 'zona arancione': ad annunciarlo, su Twitter, è stato lo stesso presidente Attilio Fontana. "Grazie ai sacrifici dei lombardi - ha scritto - apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali. A breve la decisione del Governo". COSA CAMBIA, DUNQUE, ADESSO - Spostamenti: in zona arancione resta vietato uscire dal proprio Comune (se non per ragioni di lavoro, istruzione, salute o per necessità: per farlo, occorre l'autocertificazione); ci si può muovere all'interno del proprio Comune liberamente dalle 5 alle 22 senza autocertificazione. Dalle 22 alle 5 scatta il coprifuoco, si può uscire di casa solo per comprovate esigenze e compilando l'autocertificazione. Smart working: è consigliato il lavoro a distanza, quando possibile. Inviti a casa: si raccomanda fortemente di non invitare a casa propria persone non conviventi. Riaprono i negozi: riaprono i negozi, tutti, senza limitazioni (ovviamente nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro, garantendo lo scaglionamento degli ingressi e la frequente sanificazione del locale e degli spazi espositivi); resta, per ora, lo stop durante le giornate festive e prefestive all’attività dei negozi che si trovano nei centri commerciali, ad eccezione delle farmacie e parafarmacie, dei presidi sanitari, dei punti vendita di generi alimentari, dei tabacchi e delle edicole. Scuole: salvo diversa indicazione dei governatori, nelle zone arancioni gli studenti di seconda e terza media tornano a seguire le lezioni in classe; nulla cambia per le scuole superiori (rimane attiva la didattica a distanza); nulla cambia per le università (le attività formative e curriculari non si svolgono in presenza, fatta eccezione per quelle relative al primo anno dei corsi di studio e dei laboratori). Bar e ristoranti: non cambiano le regole per bar e ristoranti, è consentito l’asporto e la consegna a domicilio, no alla consumazione sul posto. Sport, eventi e musei: restano chiuse palestre, piscine, centri benessere e centri termali; vietato lo sport di contatto, ma è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti. È invece permesso frequentare i centri e i circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza creare assembramenti. Resta vietato utilizzare gli spazi adibiti a spogliatoio. I musei restano chiusi.

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