Milano / Malpensa
I Rockantina's vi invitano per i Legnanesi
- 14/06/2010 - 11:09
- Inveruno
Oltre 40 tra ragazzi e ragazze tra i 19 ed i 35 anni accumunati dalla voglia di far vivere il paese. Sono i ‘Rockantina’s Friends’ una delle associazioni più attive sul territorio. “I ragazzi collaborano a stretto contatto con l’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili soprattutto con ‘Rockantina Live’ ed ‘Inverart’ - ci spiegano - Quest’anno l’associazione Rockantina’s Friends ha pensato di coinvolgere il più ampio pubblico e di valorizzare la nuova Piazza San Martino, ospitando la compagnia più applaudita della Lombardia: i Legnanesi. Lo spettacolo “… e la vita la va” è in programma domenica 27 giugno. Info prevendite al 347.4619214 e in Biblioteca.
LA STORIA: “… e la vita la va” di Felice Musazzi con Enrico Dalceri, A. Provasio e L. Campisi
La crisi economica c’è e si sente e purtroppo i conti non tornano mai. Nel clima della quanto mai reale recessione la tematica affrontata è quella del lavoro, che è purtroppo sempre meno per i giovani e sempre più difficile per chi avanza con gli anni. Gli esigui stipendi e l’alto costo della vita fa sì che la famiglia media fatichi sempre di più ad arrivare alla fine del mese. Dunque, come fare? La Teresa non sta a guardare e, combattiva come non mai, si ingegna per arrotondare la sua magra pensione e il ridicolo salario della figlia.
Con le sue immancabili frecciate e perle di saggezza, Teresa tira le fila della famiglia e cerca così di combattere la sua personale recessione familiare con le attività più disparate, coinvolgendo ovviamente sia il Giovanni che la Mabilia. I Colombo vengono “arruolati” come aiuto-secondini nel carcere di San Vittore; nel bel mezzo di una rivolta carceraria, Teresa, Giovanni e Mabilia avranno a che fare con galeotti di ogni tipo, tra cui spicca il paradosso giudiziale di un pover’uomo che sta scontando quarant’anni di galera per aver rubato una bicicletta.
Insomma, i Colombo le provano tutte ma anche in questo caso i risultati non sono quelli sperati, l’economia domestica non viene rilanciata e i tre restano nella solita realtà quotidiana del loro amato cortile, un luogo dove solo loro tre e le immancabili Pinette, Carmele e Mistiche sopravvivono a tutto, anche al tempo che passa.
La crisi non sfiora la fantasia, perché, come dice la Teresa “quella non è ancora stata tassata” e le difficoltà della famiglia Colombo si tramuta in creatività e il trio più sgangherato d’Italia si ritrova a risolvere i problemi nel modo in cui li contraddistinguono da ben sessant’anni… genialità e divertimento.
LA COMPAGNIA: i LEGNANESI nacquero per scherzo all'oratorio di Legnarello a Legnano nel 1949, e già nella prima rappresentazione c'erano gli storici personaggi.
A Teresa, la Mabilia, ul Giuàn: ovvero la famiglia Colombo. Il padre è operaio di fonderia, la figlia lavora in filanda con l’aspirazione di essere eletta miss e aprire un negozio di parrucchiera, la madre casalinga-operaia-pensionata, si arrabatta con i mestieri più disparati: a posteggiare biciclette o a vendere granite, a pulir lapidi al cimitero o a far la guardia carceraria di complemento, o la guaritrice … e fino a Roma alla Zecca di Stato a “ impachetà i miliardi, “dopo mesi ca ma davan nò un ghel: cuma ò vistu i danè, ga som burla dos e o comincia a basai, le cai, carezai, strèngiai, rotulas, mi sota e lur da sura. Vusavu: danè, danè, paradiso, paradiso”.
Un mondo, quello della famiglia Colombo, nel quale non si può pensare che al denaro, nell’ambizione impossibile di sfuggire alla “buléta cronica”, unica eredità tramandata di generazione in generazione, dalla civiltà contadina alla civiltà industriale di cui subiscono ogni possibile contraddizione.
I confini entro i quali si dipana la loro esistenza sono delimitati da pochi luoghi: la casa di ringhiera, la fabbrica, la chiesa, il mercato, il cimitero, e il cortile. E’ l’ambientazione delle commedie dei Legnanesi a rendere unico il genere e lo spettacolo. Il cortile, la corte lombarda, è un microcosmo dove viene rappresentata la vita della famiglia Colombo, ma anche di tutto il corollario che completa la loro quotidianità. Nel cortile succede di tutto, è un mondo a sé, a suo modo ovattato, magari un po’ denigrato dagli abitanti, ma comunque in fondo profondamente amato.
Con le maschere "Teresa Mabilia e Giovanni", la Famiglia Colombo ha fatto divertire intere generazioni. Dopo Felice Musazzi e Tony Barlocco, i loro personaggi semplici, genuini e mai volgari, sono stati ereditati da Antonio Provasio (la TERESA) ed Enrico Dalceri (la MABILIA), che per anni avevano fatto parte della Compagnia. Sono diventati i nuovi interpreti, e con alla figlia Sandra Musazzi (Direttore Artistico), riportano in scena i cortili lombardi, così come lo intendeva in fondatore, Felice Musazzi.
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