5 novembre 1909. Cento anni fa nasceva uno dei presidenti simbolo del nostro calcio. Ma Angelo Moratti non era solamente un presidente. Angelo era il 'Presidente'. Dell'Inter dei sogni, dei nerazzurri capaci di battere tutti e tutto e di conquistare il Mondo. Nato a Somma Lombardo è diventato presidente della storica società di Milano, dal maggio 1955, rilevando, per 100 milioni di lire, la società dal suo predecessore Carlo Masseroni. Alla guida del club nerazzurro è rimasto fino al 1968 quando ha lasciato l'incarico a Fraizzoli.  continua... »

Prosegue il momento di tensione nei lavoratori della storica azienda di Legnano e Buscate 'Crespi'. Negli scorsi giorni si è infatti svolta una manifestazione di protesta per il centro storico di Legnano, con un corteo che ha preso avvio dall'azienda per arrivare fino al municipio cittadino. Notevole la presenza dei lavoratori, sempre più preoccupati per le proprie sorti, dopo la richiesta di mobilità per 150 di loro. Ha presenziato anche una delegazione di rappresentanti dei lavoratori e dei sindacati esterni, che poi sono riusciti ad incontrare il Primo Cittadino legnanese.  continua... »

Non ha rivali il Japan Karate Shotokan di Castano Primo. Nonostante di fronte avessero karateki, provenienti da tutta Italia e da alcune Nazioni vicine, tra cui anche professionisti e rappresentanti di Esercito e Polizia, i ‘nostri’ atleti hanno, per l’ennesima volta, dimostrato di essere uno straordinario gruppo.  continua... »

L'Amministrazione Comunale di Busto Arsizio sempre più vicina alla cittadinanza. E’ stato, infatti, attivato, nei giorni scorsi, un nuovo servizio che consente di visualizzare sullo schermo di un computer la posizione delle tombe nei vari settori del camposanto. Tale sistema si trova su uno dei ‘totem’ rossi all’ingresso, già utilizzato per altre iniziative di comunicazione. Ma come funziona?  continua... »

Nella notte tra il 23 ed il 24 maggio 1915 l’Italia entrava in guerra: era l’occasione per completare il processo di unità nazionale e liberare il Trentino e la Venezia Giulia dal dominio austriaco. Il nostro esercito, nel marciare verso la frontiera con l’Austria, passò sul fiume Piave che espresse poeticamente la sua gioia con il tripudio delle onde. 24 ottobre 1917, il nemico ruppe il fronte orientale italiano a Caporetto; tutte le nostre forze ebbero l’ordine di arretrare onde evitare l’accerchiamento. Le perdite furono pesanti e ad esse si accompagnarono le polemiche.  continua... »