Milano / Malpensa
Quarantena: 14 o 28 giorni?
- 18/04/2020 - 06:30
- Salute
La notizia è stata diffusa il Sabato Santo, vigilia di Pasqua (11 aprile), dall’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, in merito allungamento del periodo di quarantena, suscitando clamore e anche un po’ di preoccupazione nella popolazione e, inevitabilmente, avrà conseguenze per la cauta ripartenza della Regione durante l’emergenza coronavirus.
L’ipotesi in campo, infatti, era quella di portare a 28, dai 14 attuali, i giorni di totale isolamento domiciliare. Nel corso della conferenza stampa, sempre dell'11 aprile, per fare il punto sulla situazione, Gallera ha spiegato che "sta uscendo una linea guida che prevede che la quarantena duri fino al 3 aprile maggio. Chi è a casa dal lavoro avrà un certificato dal medico di allungamento della quarantena fino al 3 maggio. I 14 giorni servono per vedere se compaiono i sintomi, ma molte persone poi sono ancora positive quindi a garanzia di tutti allunghiamo il periodo. L’idea, poi, è di fissarlo a 28 giorni in via definitiva".
La decisione avrebbe riguardato sia chi è già in quarantena perché positivo al coronavirus sia lo dovesse diventare. L’assenza dal lavoro sarà giustificata dai certificati. I primi, per tornare al proprio impiego, dovranno aspettare fino al 3 maggio mentre per i secondi ci sarà uno stop di 4 settimane dal momento della riscontrata positività.
Ma da quell'annuncio, nulla è successo. Quindi? Ufficialmente gli stessi Sindaci del territorio hanno a disposizione solo il volantino in allegato, in cui si dice: "Se hai avuto un contatto con una persona colpita da Coronavirus stai in quarantena 14 giorni dall'ultimo contatto" e poi "Se invece hai sintomi sospetti stai in quarantena per 14 giorni dalla scomparsa dei sintomi".
Rimane quindi il rebus... legato anche al periodo di malattia e al rischio di infettare altre persone.
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