Milano / Malpensa
Virus e anticorpi: Cisliano fa i test sierologici
- 17/04/2020 - 14:32
- Salute
- Territorio
Lo spazio scelto è quello della palestra comunale di via Papa Giovanni XXIII. E' qui, infatti, che sono partiti martedì scorso e che, adesso, proseguiranno nei prossimi giorni. Perché Cisliano, 5 mila abitanti circa, è il primo e fino ad ora l'unico Comune della nostra zona che, tra le varie iniziative messe in campo per far fronte alla delicata e complessa emergenza Coronavirus, ha deciso di puntare anche sui cosiddetti test sierologici. "Ci tengo a precisare che non abbiamo inventato nulla di nuovo - spiega il sindaco Luca Durè - ma ci è sembrata, comunque, un'ottima e ulteriore opportunità per la popolazione e, in fondo, per il territorio, tenendo conto pure dell'impossibilità, allo stato attuale, di effettuare tutti i tamponi. Siamo convinti che, in un periodo così difficile come questo, serve provare ad attivare ogni servizio necessario per combattere la dura battaglia contro il COVID-19". Ben presto, allora, dall'idea si è passati ai fatti. "Innanzitutto, ci siamo messi in contatto con l'Amministrazione di Robbio (in provincia di Pavia), dove lo stesso tipo di attività era stata effettuata, proprio per avere maggiori dettagli e chiarimenti; quindi, raccolte le varie informazioni, si è passati alla programmazione ed organizzazione. L'obiettivo è avere un quadro che sia il più preciso e dettagliato possibile, tutto ciò concentrandoci sul presente e sulla situazione attuale che c'è in paese e, contemporaneamente, guardando al futuro, ossia alla 'Fase 2', quando saremo chiamati a ripartire dopo il periodo di lockdown". Dal 14 aprile, dunque, il via ufficiale (grazie al lavoro degli addetti di Onilab) con i dipendenti comunali e coloro che sono in prima linea con i servizi di volontariato per l'emergenza, oltre ad una prima fetta della popolazione. "Ad oggi le richieste sono più di un migliaio - continua il sindaco - Numeri, certamente, significativi e che, molto probabilmente sono destinati a crescere; perciò l'intenzione è andare avanti con lo screening, cercando di dare tutte le risposte alle domande che ci arrivano". Più nello specifico, insomma, il test consiste in un prelievo di sangue, una provetta singola che viene, poi, analizzata in laboratorio, andando a trovare le IgM e IgG del Coronavirus. Si tratta di un esame sierologico che dosa il quantitativo di queste sostanze all'interno di ogni singolo paziente. "Ci dice, in sostanza - afferma Durè - se la persona è tutt'ora malata oppure, la cosa più importante, se è già stata contagiata ed ha sviluppato degli anticorpi specifici. Ancora, per quanto riguarda i tempi di risposta, ovvio dipendono dalla mole di lavoro che si ha in laboratorio, comunque si parla di 3 - 4 giorni. E, infine, sull'attendibilità, in particolare, ha una sensibilità del 95,6% e una specificità del 96%". Mentre, per quanto concerne il procedimento di prenotazione. "Sul sito del Comune - commenta il primo cittadino - è ben spiegata la modalità (ricordiamo che il costo è di 45 euro), senza dimenticare che, ad oggi, la priorità, ovviamente, è data ai residenti, anche se abbiamo richieste, in parallelo, di operatori sanitari, forze dell'ordine e persone che vivono nel territorio attorno a noi". Una volta che gli interessati avranno prenotato, dunque, basterà recarsi, appunto, in palestra (indossando l'apposita mascherina e si consiglia pure i guanti), dove verrà effettuato il prelievo (per coloro che, invece, si trovano in quarantena, senza costi aggiuntivi, sarà predisposto il test al domicilio). "A tutti, inoltre, verrà sottoposto un questionario, nel quale riportare le eventuali sintomatologie avute da gennaio - conclude - Voglio ribadire che questa attività darà la possibilità di avere più informazioni possibili sul virus e sulla sua diffusione. I risultati, infatti, incrociati con quanto emergerà, mostreranno una fotografia importante dell'evoluzione della malattia, che sarà fornita al CNR e all'università di Genova".
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