Milano / Malpensa
Agorà replica a Cuggiono Democratica
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - Sorprendente e bizzarra! Noi di Agorà diciamo: molto sorprendente e bizzarra; la comunicazione di Cuggiono Democratica in merito ai fatti di lunedì sera può solo sorprendere chi ha vissuto tutto il percorso condotto fino a qui.
Cuggiono Democratica ha riportato solo gli eventi delle ultime ore, tra l’altro con alcune licenze interpretative, del lungo percorso di contatti e scambi avvenuti negli ultimi mesi fra gli esponenti dell’opposizione (quindi anche loro!) e i “dissidenti” della maggioranza. I primi contatti si sono concretizzati nella tarda estate e si sono intensificati a seguito della presentazione della nostra mozione sulla digitalizzazione del paese nel consiglio del 26 settembre 2019. Ricordiamo che in quella sede il gruppo dei tre consiglieri di maggioranza “dissidenti” (Mastelli, Soldadino e Vener) aveva votato a favore, mettendo in minoranza la Sig.ra Sindaco. Da quel momento in avanti, abbiamo lavorato a più mani per affinare un testo di mozione di sfiducia capace di sintetizzare tutte le posizioni dei firmatari; ci pare naturale che per poter arrivare a una “sfiducia”, ogni gruppo deve portare le ragioni che ritiene più valide che difficilmente possono coincidere. Come si può pensare che le ragioni di Agorà possono essere simili a quelle dei tre “dissidenti” che ad oggi continuano a recriminare in merito alla revoca delle deleghe?
Ribadiamo che ci abbiamo lavorato assieme a Cuggiono Democratica e ai “dissidenti” come è facilmente dimostrabile.
Noi non vogliamo entrare in una puntuale analisi dei fatti di lunedì sera perché si cadrebbe nello stesso errore fatto da loro: credere che una foto istantanea possa rappresentare un’attività di mesi; piuttosto ci interroghiamo in merito al repentino dietrofront fatto da Cuggiono Democratica, dopo che da parecchie settimane insieme a noi sollecitavano la presentazione della mozione, per evitare che una serie di impegni delle persone coinvolte potesse ritardare la discussione in consiglio: ricordiamo che la mozione di sfiducia per poter essere presentata richiede la firma di 5 consiglieri e per poter passar in consiglio richiede la votazione favorevole di 7 consiglieri.
Perché questo dietro-front? Cuggiono Democratica teme nuove elezioni? Ogni tentativo di trovare delle ragioni suona come “melina” politica che prolunga l’agonia di questa amministrazione.
In queste ore sul web Cuggiono Democratica dichiara SIAMO PRONTI A FIRMARE UNA MOZIONE DI SFIDUCIA CHE RISPECCHI LE VERE RESPONSABILITA’ DI QUESTO DISASTRO. Bene, azzeriamo il lavoro fatto in questi mesi e ripartiamo, si facciano avanti con una proposta che ogni firmatario possa vagliare!
Noi di Agorà ribadiamo quanto già detto nelle scorse settimane alla stampa: si deve aprire un nuovo corso per il bene di Cuggiono e Castelletto e ci auspichiamo che particolarismi e mosse “politiche” incomprensibili non facciano durare questa situazione di blocco amministrativo che ha come unico effetto il declino del paese.
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