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'Mani per il Pane'

In occasione di Milano Food City 2019, la settimana di eventi sparsi per la città che dal 3 al 9 maggio faranno rivivere a cittadini e famiglie lo spirito dell’esposizione.
Arte - 'Mani per il Pane' di Safet Zec

In occasione di Milano Food City 2019, la settimana di eventi sparsi per la città che dal 3 al 9 maggio faranno rivivere a cittadini e famiglie lo spirito dell’esposizione universale sulla nutrizione, il Refettorio Ambrosiano mostrerà al pubblico i suoi tesori d’arte grazie a delle speciali guide.

Come contributo alla manifestazione, la Caritas Ambrosiana e la Diocesi di Milano, d’intesa con il Comune, hanno portato negli spazi del Refettorio l’opera «Mani per il pane», dell’artista bosniaco, fuggito dall’assedio di Sarajevo, durante la guerra nei Balcani degli anni ’90, Safet Zec.

Prima di ritornare nella città natale, dopo una breve sosta a Venezia, compiendo quindi a ritroso dopo tanti anni il viaggio fatto dal suo autore, l’opera potrà essere ammirata al Refettorio Ambrosiano fino al 6 maggio grazie all’apertura straordinaria delle mensa ai cittadini e alle famiglie.

Per l’occasione, sarà anche possibile farsi accompagnare alla conoscenza del dipinto e delle altre opere che costituiscono la collezione permanente del Refettorio Ambrosiano dai Gatti Spiazzati, un’associazione composta da alcuni ex ospiti della mensa.

Quindi, mentre continuerà a offrire la cena alle persone in difficoltà, in occasione della Milano Food City 2019, la mensa solidale potrà farsi apprezzare oltre che come luogo di solidarietà anche come luogo di bellezza.

L’artista e la sua opera

Safet Zec, considerato dalla critica internazionale pittore e incisore di straordinario talento, è artista schivo e solitario, che ha vissuto in prima persona il dramma dello sradicamento e dell’esilio. Fuggito dalla sua Bosnia travolta negli anni Novanta da una guerra fratricida, ha trovato rifugio con la famiglia in Italia, diventata una seconda patria. Risiede a Venezia, dove vive e lavora.

L’opera «Mani per il pane» è un dipinto su tela di forte impatto emotivo legato al tema del cibo e della condivisione. L’artista raffigura braccia e mani disperate tese fino allo spasimo verso il pane per chiedere aiuto, giustizia, libertà, misericordia.

Dopo la presentazione in anteprima al Refettorio Ambrosiano, il dipinto prima di essere esposto a Sarajevo, farà tappa a Venezia dove, il 9 maggio nella Chiesa della Pietà, sulla Riva degli Schiavoni, in concomitanza con la Biennale Arte 2019, sarà inaugurata la mostra dell’artista dedicata al tema degli “Abbracci”. Un nuovo ciclo di grande impatto emotivo che si pone come un seguito significativo ai contenuti di EXODUS, la mostra promossa dalla Fondazione Migrantes, Caritas Italiana e Caritas di Roma attualmente esposta a Roma fino al 31 luglio negli spazi della Chiesa di San Francesco Saverio del Caravita, nella quale si affronta e comunica con grandissimo pathos e forza espressiva il tema bruciante ed attuale della migrazione.

La visita guidata dai Gatti Spiazzati

Guide d’eccezione per chi vorrà ammirare l’opera «Mani per il pane» nei giorni della Milano Food City 2019 al Refettorio Ambrosiano saranno i Gatti Spiazzati: l’associazione, nata al centro diurno per senza tetto La Piazzetta di Caritas Ambrosiana, si sostiene organizzando tour turistici in città e visite a luoghi d’arte.

La visita guidata con i Gatti riguarderà anche le altre opere che costituiscono la collezione permanente del Refettorio Ambrosiano: l’installazione Nomoreexcuses (Non più scuse) di Maurizio Nannucci, la Porta dell’Accoglienza di Mimmo Paladino, la scultura Acquasantiera di Gaetano Pesce, il quadro “Pane Metafisico” di Carlo Benvenuto, l’affresco Homo Novus di Enzo Cucchi e i 13 tavoli site specific realizzati da grandi nomi del design.

«In tre anni, 200 senza fissa dimora che venivano a cena al Refettorio sono usciti dalla strada. Crediamo che il risultato dipenda prima di tutto da loro, ma anche del modo con cui sono stati accolti dai volontari che prestano servizio qui e dalla bellezza e dalla cura di questi spazi che fanno del Refettorio, un luogo di pace e di ristoro in mezzo a giornate spesso dure per chi si sente messo ai margini. In occasione della Milano Food City 2019 vogliamo mostrare ai cittadini la collezione permanente del Refettorio invitandoli a farsi accompagnare da chi ha trovato proprio nella conoscenza del patrimonio artistico della città una chiave per il proprio riscatto come i Gatti Spiazzati», osserva Luciano Gualzetti

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