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Anche l'Arcivescovo alla Festa del Perdono di Corbetta

Una mattina intesa, con una presenza di grande spessore, per onorare una ricorrenza a cui tutta la comunità di Corbetta è da sempre legata: la 'Festa del Perdono'.
Corbetta - Festa del Perdono 2019.04

Una mattina intesa, con una presenza di grande spessore, per onorare una ricorrenza a cui tutta la comunità di Corbetta è da sempre legata: la 'Festa del Perdono'. La ricorrenza, giunta alla sua 457° edizione, ha un’origine antica ed è legata alla storia del Santuario, in particolare a un miracolo avvenuto a metà del XVI secolo. Le iniziative di quest'anno hanno preso avvio il 24 aprile e proseguiranno fino al 28 di questo mese. Stamane, 25 aprile, alla Solenne celebrazione ha partecipato anche l'Arcivescovo della Diocesi di Milano Mario Delpini, che nella giornata di ieri ha visitato Magenta e Pontenuovo per il ricordo di Santa Gianna Beretta Molla. La presenza dell'Arcivescovo, sempre molto cordiale con tutti, è stata un segno tangibile dell'attenzione della Diocesi alla comunità corbettese.
Le iniziative di festa proseguiranno invece i prossimi giorni, soprattutto presso la tensostruttura di Villa Pagani della Torre. La prima parte della serata di venerdì 26 aprile sarà dedicata ai bambini con baby dance, mascotte e la band musicale Kartunia, per poi continuare con Merqury Legacy (cover band Queen). Sabato 27 aprile, mostre ed esibizioni musicali in Villa Pagani e, alle ore 22, vi sarà lo Spettacolo Fontane Danzanti di acqua e fuoco con effetti speciali presso piazza 1°maggio. Il 28 aprile, oltre alle tradizionali bancarelle, vi sarà la serata di liscio Orchestra Katty Piva.

Il miracolo di Corbetta
Nel 1455 Gregorio Zavattari dipinse a fresco un’immagine della Vergine con il Bambino sulla facciata della chiesa extraurbana di San Nicola a Corbetta, alle porte di Milano. Maria, vestita di un abito rosso e avvolta in un mantello azzurro, è rappresentata quale Madre di Dio, nell’atto di presentare ai fedeli il Figlio Gesù seduto sulle Sue ginocchia, stringendo con la mano sinistra, quella più vicina al cuore, come prescritto dalla tradizione ebraica, il libro della Bibbia. L’affresco, che ancora oggi è in ottimo stato di conservazione nonostante non sia mai stato restaurato, nel 1555 fu al centro di un episodio miracoloso.
Era il 17 aprile, il primo giovedì dopo la Santa Pasqua: tre ragazzini, Cesare, Antonio e suo fratello Giovanni Angelo, sordomuto dalla nascita, stavano giocando a bocce nella piazza antistante la chiesetta, quando il Bambino Gesù si sciolse dall’abbraccio della Madre e scese a giocare con i ragazzi. Un grido, “ Il Bambino, la Madonna”, interruppe il gioco. Fu quello il segno del miracolo perché le parole erano state pronunciate dal piccolo sordomuto, improvvisamente risanato. A questo prodigio ne successero tanti altri, almeno una cinquantina negli ottanta giorni seguenti e per questo motivo la Madonna di Corbetta fu ribattezzata Madonna dei Miracoli.

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