Centodue anni di anneddoti, racconti e ricordi. Ieri una vita dedicata al lavoro e agli affetti personali, oggi, un traguardo che, sono in molti a sognare e invidiare. Questa la storia della signora Ines che, il 19 febbraio prossimo, festeggerà il suo 102esimo compleanno. Mentre tutti, all’Opera Pia Colleoni di Castano Primo, dove la nostra Ines è ospite, ormai da circa 7 anni, sono pronti per una festa in grande stile, noi l’abbiamo incontrata, innanzitutto, per complimentarci per il “compleanno record”, quindi per conoscerla meglio. Seduti in una saletta della struttura castanese, con lei ci sono animatrici, volontarie, infermiere e altre anziane ospiti, siamo rimasti, fin da subito, colpiti dalla lucidità con cui ci racconta la sua storia, il suo passato, insomma tutta la sua lunghissima vita. Ricorda, perfettamente, ogni singolo particolare, rispondendo alle nostre domande senza pensarci neanche un attimo. “Sono nata a Milano – racconta – poi, quando avevo 7 anni, con la mia famiglia mi sono trasferita Legnano. Nella città del carroccio siamo arrivati per motivi di lavoro, per mio padre, che faceva il falegname. Qui, come molte altre mie coetanee, ho frequentato le scuole, mi sono fatta nuove amicizie, iniziando, successivamente, a lavorare. Ero impiegata in tessitura, al cotonificio “Cantoni”. La mia vita è stata, quasi interamente, dedicata alla mia occupazione. Poi c’erano anche gli affetti personali, le persone alle quali ho sempre e che mi hanno voluto bene”. Ines si ferma un attimo, quasi ripensando a quegli anni. Ci guarda, come se ce li avesse ancora ben stampati nella memoria, senza una dimenticanza, senza tralasciare alcun passaggio fondamentale. Ora, che sta per raggiungere l’invidiabile traguardo dei 102 anni, che cosa si sente di dire: meglio oggi oppure ieri? “Sicuramente ieri – non ci pensa neanche un minuto prima di rispondere – Come posso spiegare: non c’era niente, ma c’era tutto! Nella realtà di adesso, invece, c’è tutto, ma non c’è niente! Si sono persi i veri valori della vita. Una volta era diverso: si avevano poche cose, ma tutte con un signficato particolare”. La nostra intervista è giunta al termine, ci alziamo, salutiamo “nonna” Ines (abbiamo voluto ribattezzarla così, perché in fondo, vista la sua veneranda età, lo è un po’ per tutti noi e per il territorio), ma prima di andarcene le chiediamo se c’è e, soprattutto, qual’è il segreto per arrivare a 102 anni. “Non lo so – conclude – Non saprei, davvero, come rispondere”. Bene, allora ve lo diciamo noi, aiutati dallo stesso personale della struttura: la sua vita semplice, il suo buon carattere e il non avere tante pretese. Auguri ancora “nonna” Ines!

Sostieni

Siamo al lavoro per offrire a tutti un’informazione precisa e puntuale attraverso il nostro giornale Logos, da sempre gratuito. La gratuità del servizio è possibile grazie agli investitori pubblicitari che si affidano alla nostra testata. Se vuoi comunque lasciare un tuo prezioso contributo scrivi ad amministrazione [at] comunicarefuturo [dot] com
Grazie!

Twitter Facebook