Sport e lavoro: due mondi assai più vicini di quello che potete credere. Esistono una serie di analogie: Hays, da cinque anni Recruitment Partner Ufficiale del Manchester City, ne ha individuate alcune, intervistando i giocatori della squadra allenata da Pep Guardiola e invitandoli a svelare i segreti della loro brillante carriera. Si va da un forte focus sulla leadership allo scouting fino alla costante preparazione, rivelando quali sono gli ingredienti per costruire un team vincente.
Spunti per capire come costruire un percorso verso il successo, in cui dedizione e ambizione sono il motore di ogni carriera di alto livello, senza dimenticare il supporto e il sostegno da parte di allenatori, dirigenti e familiari. “Ci sono molti punti in comune tra il mondo del lavoro e quello dello sport di alto livello – ha commentato Sholto Douglas-Home, Chief Marketing Officer di Hays - La dedizione necessaria a raggiungere i livelli più alti, così come le capacità di leadership e la forza del lavoro di squadra sono ingredienti necessari per una carriera di successo non solo per un calciatore, ma per qualsiasi professionista”.

VINCENT KOMPANY – L'IMPORTANZA DEL LEADER
“Sono al City da circa dieci anni e ho avuto la fortuna di lavorare con diversi allenatori. Ho imparato qualcosa da ognuno di loro, sia dai loro punti di forza sia dai loro errori. La capacità di essere un buon leader si acquisisce con l’età e grazie al gruppo a cui si appartiene. Vedo i giocatori più giovani percorrere la stessa strada che ho percorso io e voglio essere presente al 100% per aiutarli”.

FERNANDINHO – L'IMPORTANZA DEL SOSTEGNO E DELL'INCORAGGIAMENTO
“Pep Guardiola è uno dei migliori allenatori per me! È fonte di ispirazione per tutta la squadra. Ma non solo: tutti gli allenatori e i dirigenti che ho incontrato mi hanno aiutato a crescere non solo come giocatore, ma come persona e li ringrazio molto per questo”.

YAYA TOURÈ – L'IMPORTANZA DELLA FAMIGLIA
“I coach che ho conosciuto mi hanno aiutato molto a crescere perché hanno capito subito che avevo un talento da coltivare. Mio fratello Kolo, con il suo sostegno, mi ha aiutato a sviluppare le mie qualità come calciatore, ma soprattutto come persona”.

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