Milano / Malpensa
"Grande mister"... c'è il 'Trap' a Legnano
"Grande mister!”. “Vai Giovanni”. “Mitico”. Le voci si mischiavano con i tanti applausi. Quasi un coro unanime, perchè quando di fronte hai uno degli allenatori simbolo del calcio italiano e mondiale, inevitabilmente l’emozone la ‘fa da padrona’ indiscussa. Dai più grandi ai più piccoli, insomma, tutti ‘a caccia’ di una foto, di un selfie, di un autografo o semplicemente di quattro chiacchiere. “Ehi, ma quello è il Trap”... già, proprio lui: il ‘Giuan’ (così come lo chiamavano e lo chiamano ancora i tanti tifosi e appassionati del mondo del pallone ormai avanti con gli anni), Giovanni Trapattoni, ospite d’eccezione al Lidl di Legnano. E, allora, tra una firma su una vecchia immagine di campo e di squadra e su una maglia (dove ha militato o è stato la guida tecnica) oppure un video messaggio ad un amico/amica e ad un parente, quindi uno scatto, ecco che si sono fatti largo i ricordi (tanti, tantissimi) e le domande (altrettante). La curiosità, alla fine, è stata grande (in fondo, non capita tutti i giorni di potersi intrattenere anche se solo per pochi minuti con un ‘maestro’ della panchina). “Mister, lei che è stato in diverse Nazioni, qual’è il campionato più bello?”. Ancora “Come vede la serie A: chi vincerà lo scudetto?”. Poi la Nazionale e la mancata qualificazione ai prossimi Mondiali in Russia, il suo passato proprio alla guida degli ‘Azzurri’, le celebri frasi pronunciate in conferenza stampa o durante le interviste e quei gesti (l’immancabile fischio per richiamare i calciatori, solo per citarne uno) che sono sempre stati il suo marchio di riconoscimento e che lo hanno fatto amare ed apprezzare in ogni parte d’Europa e del Mondo. Fino ai complimenti che si sono susseguiti uno dopo l’altro ed ai ringraziamenti per la straordinaria disponibilità che dimostra ogni volta che viene chiamato a presenziare ad un appuntamento. Lo ‘stile’ Trap, insoma, è stato ed è inconfondibile ed unico. L’allenatore, certo, il conoscitore di calcio (e che conoscitore!) in ogni singola sfaccettatura, ma prima di tutto l’uomo, la persona, colui che pur diventando uno dei grandi di questo sport, ha sempre messo davanti a tutto e a tutti l’umiltà. Un esempio, alla fine, tanto ieri quanto oggi, da cui molti suoi colleghi del tempo ed attuali o calciatori avrebbero dovuto e dovrebbero imparare.
TIFOSI E APPASSIONATI TRA FOTO E AUTOGRAFI
L'INTERVISTA AL TRAP
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