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lunedì 25 novembre 2024 | ore 20:29

"Che mira, Barbara!"

Barbara Contini è non vedente, ma questo non le ha impedito di diventare una campionessa di tiro con l'arco. Nelle scorse settimane ha vinto il suo terzo titolo italiano.
Sport / Storie - Barbara durante una gara

"Solo coloro che possono vedere l’invisibile, possono compiere l’impossibile”. Ma Barbara ha fatto molto di più. Quando la forza di volontà, l’impegno e la determinazione sono più forti di tutto e di tutti. Quando la disabilità diventa un’occasione e un’opportunità. E allora chiamatela campionessa. Anzi, tricampionessa. Non c’è due senza tre, volendo usare quel vecchio detto, perché dopo i primi due successi negli scorsi anni, ecco che adesso è arrivato anche il terzo titolo italiano. Basta, insomma, metterle in mano un arco che la 41enne originaria di Robecco sul Naviglio ed oggi trasferitasi a Milano è come se dimenticasse in quei momenti di essere non vedente. “Già, sono cieca, però questo non mi ha impedito di ottenere simili risultati – racconta la stessa Barbara Contini – Io sono convinta, infatti, che la maggior parte delle volte le barriere più grandi sono principalmente nella nostra testa; basta crederci, basta volerlo e si riescono a superare”. Il tiro con l’arco, dunque: la sua medicina migliore. “E’ cominciato tutto quasi per caso – continua – Volevo praticare uno sport, così mi sono recata all’istituto dei ciechi per capire quale disciplina potesse essere adatta ad una persona nelle mie condizioni e da quegli istanti questa attività sportiva Sport / Storie - Barbara sul podio è entrata a fare parte della mia vita. Volevo farla, però, in maniera sempre più costante ed ho cercato, pertanto, una società che mi desse una simile opportunità”. Dai primi tiri e dai primi bersagli, insomma, alla SSD Arcieri San Bernardo, per proseguire nel suo sogno. “Mi ricordo ancora quando sono arrivata qui – afferma – Ho incontrato Pippo Ciliberto, presidente, direttore tecnico della realtà sportiva milanese e colui che mi ha inizialmente seguito e la prima cosa che gli ho detto non è stata insegnami a tirare con l’arco, bensì voglio andare alle olimpiadi e ce la metterò tutta per raggiungerle”. Un tassello alla volta e sono arrivati i primi importanti successi. “Per la precisione, due campionati italiani vinti, fino al il tris (l’ennesimo titolo nazionale) di quest’anno a Palermo. Non solo, nella stessa competizione ho raggiunto pure il record del mondo e una medaglia d’argento nella categoria Assoluti”. Un mix di passione, impegno, dedizione e forza di volontà. “E’ fondamentale crederci e lavorare per migliorarsi sempre di più – afferma – Poi, come ripeto spesso, non possono mancare le cosiddette tre C: cervello, cuore e la terza potete immaginare quale sia…”. “Barbara ha una grinta unica e straordinaria – conclude Pippo Ciliberto – Se si mette in testa che deve centrare alcuni risultati, state sicuri che ce la farà. La determinazione che ha durante gli allenamenti e le gare sono da esempio e i traguardi ottenuti sono per lei e per ciascuno di noi bellissime soddisfazioni”.

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