Milano / Malpensa
La 'Storia di Castano Primo'
- 30/11/2017 - 09:53
- Castano Primo
- Storie
Tre volumi dove c’è praticamente un po’ di tutto. Ci sono i ricordi, le immagini, gli aneddoti ed anche molteplici particolari. E poi ecco le ditte, i bar, le vie, ecc... alla fine c’è soprattutto la ‘Storia di Castano Primo’, quella che con un lavoro meticoloso, enciclopedico e impegnativo il loro zio (padre Virginio Maria Martinoni) aveva trasformato in un imponente manoscritto donato agli archivi parrocchiali e che oggi, grazie ai due nipoti Giancarla e Maurizio, si è concretizzato appunto in queste tre opere. “La seconda edizione della ‘Storia di Castano Primo – raccontano – Non è stato facile ricopiare parola per parole quanto nostro zio aveva scritto, sia per la minuscola calligrafia, sia per la complessità del pensiero e sia per le numerose citazioni che riportava in latino o nell’italiano di alcuni periodi storici. Ma ce l’abbiamo fatta, dando vita proprio ai tre volumi”. Passo dopo passo, step dopo step, dunque, si sono rimessi assieme i singoli tasselli, senza tralasciare nulla, anzi aggiungendo. “Abbiamo, infatti, mantenuto le foto che aveva inserito, traendole da fotocopie – continuano – Abbiamo ricercato quelle che indicava e che però mancavano, scovandole negli archivi privati di appassionati (i signori Vincenzo Mascazzini, Rinaldo Barzani e Gianfranco Caimi, che ringraziamo davvero di cuore per avercele gentilmente concesse) e ne sono state inserite altre senza tuttavia alterare la riproduzione dello scritto originale”. Perché ciò che padre Virginio Maria Martinoni aveva fatto era stato un lavoro attentato e specifico in ogni sua sfaccettatura e durato parecchi anni. “Non dimenticheremo mai i numerosi andirivieni da Milano a Castano in treno alla ricerca di notizie sicure e precise, intervistando le persone del luogo o scartabellando nei vari archivi cittadini. E noi, allora, abbiamo voluto che quanto raccolto rimanesse per la maggior parte immutato. Un esempio: ci sono alcuni punti dove era scritto, riferendosi a ditte, bar, vie… “ancora esistente”, beh… l’espressione è stata lasciata anche se non sempre corrisponde alla realtà odierna, perché molto è cambiato da quando nostro zio ha concluso la stesura delle due edizioni della ‘Storia di Castano Primo’, nell’ormai lontano 1975; nuove strade, luoghi che si sono radicalmente trasformati, case demolite e nuove costruzioni. Chissà, adesso, se qualcuno, leggendo i volumi, sentirà il bisogno di aggiornare la ‘Storia di Castano’, proseguendo la sua attività con il medesimo itinerario e la stessa passione e voglia di scoprire che lo hanno sempre contraddistinto e caratterizzato. Noi lo speriamo e proprio in questa direzione si sono mosse e si muovo le tre opere: conservare la memoria del passato e della città”.
DOCUMENTI ORDINATI E SCHEDATI LUNGO 14 ANNI
“Prima di me, altri castanesi hanno raccolto notizie su Castano Primo. Il ragionier Antonio Acerbi, nel 1806, ha lasciato un quadernetto manoscritto, ora all’Ambrosiana di Milano, dal titolo ‘Me morie sul borgo e territorio di Castano’. Il dottor Carlo Casati, nel 1878, dopo aver raccolto i ‘Ricordi storici di Castano Primo’, li fece stampare. Anch’io quand’ero scolaro in IV elementare, nel 1934, ho svolto un tema in classe: ‘Il mio paese’ [...] Poi, crescendo, studiando e ‘sapendo leggere di greco e di latino e scrivendo, scrivendo ed avendo altre virtù’, ho finito per diventare un topo di biblioteca e di archivio. Ho cercato per 8 anni, dal 1964 al 1972, quasi tutti i giorni, nei tempi liberi dal ministero e dagli impegni di comunità, nelle biblioteche e negli archivi di Milano e negli archivi comunali e parrocchiali di Castano: ho raccolto una gran quantità di documenti che, ordinati, schedati e svolti in 6 anni, dal 1972 al 1978, formano la presente Storia di Castano Primo in tre volumi. Il primo volume tratta della storia antica e medioevale di Castano Primo dalla preistoria al 1535 dopo Cristo. Il secondo volume tratta della storia moderna di Castano dal 1535 al 1859. Il terzo, infine, tratta della storia contemporanea dal 1859 al 1945.
I PRIMI PERIODI A MONZA, POI VENEGONO E MILANO
Padre Virignio Maria Martinoni nacque a Castano il 21 agosto del 1923, da Giosuè Martinoni e Francesca Picco. Terzo di nove tra fratelli e sorelle, ancora tredicenne entrò nel seminario minore dei Barnabiti di Genova. Il 17 dicembre 1949 fu ordinato sacerdote. Svolse tre anni a Monza in qualità di vicemaestro dei Novizi, Universitario e cappellano delle Suore Preziosine, e in seguito tre anni a Voghera dove si cimentò nella scuola e nell’oratorio. Nel 1954 passò a Milano nella Casa madre di Via San Barnaba, ricoprendo incarichi delicati e di fiducia: Cancelliere della Comunità, vicedirettore dell’Istituto scolastico Zaccaria, confessore e cappellano presso istituti di Religiose, Cancelliere del P. Provinciale, direttore sportivo dello stesso Zaccaria. Negli anni milanesi si dedicò anche all’Apostolato a favore degli zingari nell’ambito dell’Opera Nomadi, diventandone pure presidente e realizzando il primo campo nomadi a Milano. Nel 1982, per motivi di salute, fu trasferito a Genova presso la Casa Missionaria. Qui fu capellano delle Suore Immacolatine ed anche della Clinica Montallegro. Spirò dopo lunga malattia il 20 Novembre 1998. E’ sepolto nel cimitero di Castano.
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