Milano / Malpensa
Ok prudenza, ma senza esagerare
- 05/01/2016 - 16:08
- Castano Primo
Sarà pure vero che, come dice quel vecchio detto, "la prudenza non è mai abbastanza", ma a volte può sembrare fin troppa. Altro che chiusa, insomma (come forse qualcuno aveva pensato; almeno per la città e per i cittadini, non per i diretti interessati), anzi l’ormai nota questione del raduno di CasaPound in tensostruttura (del mese di settembre scorso) e tutto ciò che è venuto dopo è più che mai ancora vivo e acceso. Bastava, infatti, passare in piazza Mazzini domenica scorsa per rendersene immediatamente conto. CasaPound da una parte (con un loro gazebo), l’Anpi dall’altra (avevano fatto anche loro richiesta, alla fine però hanno scelto di non posizionare alcuna struttura, bensì di fermarsi solo fisicamente) e… sul posto ecco un importante e significativo dispiegamento di Forze dell’ordine (Carabinieri, i più addirittura in tenuta antisommossa, e insieme pure una pattuglia della Polizia locale), tra la curiosità e soprattutto (è bene precisarlo) la preoccupazione di molti castanesi. “Ma è successo qualcosa?” – La domanda più frequente delle persone ai due vigili urbani in servizio era proprio questa (e come dar loro torto). O ancora: “Era necessario chiamare tutti questi militari? Poi, per cosa: per un gazebo là davanti e per un gruppo di altre persone poco distanti?”. “Onestamente mi sembra che qui si stia perdendo la giusta visione dei fatti. E’ un’esagerazione lasciare bloccate le forze dell’ordine per ore ed ore in un luogo. Sono altri i problemi reali da affrontare, invece si continuano purtroppo a fomentare e generare ulteriori paure nella gente”. Ma anche, di contro: “Non sarebbe successo nulla, comunque prevenire è sempre meglio che curare poi – è stato il commento di un gruppo di pensionati”. “Se i Carabinieri non ci sono, ci si lamenta, se ci sono critichiamo uguale, la gente dovrebbe mettersi d'accordo prima con se stessa - ha aggiunto una donna”. “Voglio innanzitutto precisare che la decisione di inviare a Castano un determinato numero di uomini delle forze dell’ordine piuttosto che un altro è dipeso unicamente dal Prefetto – afferma il sindaco Giuseppe Pignatiello – Il Comune, preso atto della richiesta di autorizzazione presentata, non può vietare la libera manifestazione del pensiero, tutt’al più (è quello che abbiamo fatto) può dare indicazione agli organi superiori (Pefettura e Questura) della presenza sul suo territorio di determinati gruppi o realtà. Il resto è compito appunto del Prefetto e lo stesso dunque ha ritenuto opportuno mandare da noi un certo numero di Carabinieri”.
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