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martedì 30 luglio 2024 | ore 08:14

Il Villoresi è un... museo

Inaugurato il museo emeroteca storica delle acque Villoresi, al primo piano sopra il museo civico cittadino di via Corio. Storia, tradizioni e ricordi sono adesso assieme.
Castano Primo - Il museo emeroteca storica delle acque Villoresi

L’immagine della diga del Panperduto che campeggia sulla parete e attorno una serie di tavole e documenti ad accoglierci e che raccontano la figura di Eugenio Villoresi e la costruzione e l’inaugurazione appunto delle stesse dighe. Lo sguardo si muove da una parte all’altra, la curiosità cresce minuto dopo minuto, perché più si va avanti e più è un insieme di storia, tradizione e ricordi. Altri pannelli, stavolta con i dettagli tecnico – ingegneristici di quei manufatti che ancora oggi, a distanza del tanto tempo trascorso, permettono di regolare le acque che scorrono nei canali. O ancora gli utensili, gli strumenti di regolazione e gli oggetti che ci fanno capire come avveniva il lavoro sui canali attraverso anche l’evoluzione delle tecniche idrauliche. Fino all’area, separata (ma praticamente di fronte), con l’archivio storico consortile, a disposizione del pubblico per attività di consultazione e studio. Ci siamo, insomma! Quel progetto (o sogno), nato qualche anno fa tra il Consorzio Est Ticino Villoresi e l’Amministrazione comunale dell’allora sindaco Franco Rudoni, è realtà: benvenuti al Museo Emeroteca Storica delle Acque Villoresi a Castano Primo, là al primo piano dell’edificio di via Corio che già ospita il museo civico cittadino con la Via Crucis di Gaetano Previati. Molto più di una semplice struttura, bensì un’occasione e un’opportunità per la popolazione e per il territorio intero di conoscere da vicino uno degli enti da sempre un vero e proprio punto di riferimento e soprattutto uno spazio che permetterà agli stessi visitatori di ripercorrere alcuni dei momenti fondamentali e principali di questa importante realtà (tra passato, presente e futuro) e di sentirsi, in parallelo, parte attiva e protagonisti. “E’ una grande soddisfazione vedere realizzato un ulteriore polo culturale, al pari del museo delle acque Italo – Svizzere a Panperduto e di quello della Bonifica a Chignolo Po – dice il presidente del Consorzio ETVilloresi, Alessandro Folli – Si tratta questa volta di un luogo fortemente ispirato dal canale Villoresi e dalle sue acque, con i quali è nato di fatto anche quello che diventerà, grazie a successivi sviluppi, l’attuale Consorzio Est Ticino Villoresi”. Nello specifico, il progetto (del valore di 435 mila euro) è stato finanziato, nell’ambito dell’accordo di programma PIA Navigli, sottoscritto con Regione Lombardia e altri partners, per il 50% da ETVilloresi, mentre la restante parte dal fondo comunitario POR FESR asse 4. “Un giorno importante per Castano e per il territorio – conclude il sindaco, Giuseppe Pignatiello – L’auspicio è che la vicinanza tra il museo emeroteca con il nostro museo civico sia anche lo spunto per un’interazione proficua e virtuosa appunto tra le due realtà storico – culturali, la cui gestione condivisa fra i nostri due enti possa apportare il massimo beneficio a quanti verranno a vederli”.

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