Milano / Malpensa
"Istruzione e scuole, tra le priorità"
- 12/11/2015 - 17:33
- Castano Primo
- Scuola
Tutto confermato. Ne più ne meno, insomma, come lo scorso anno, anzi a voler ben guardare nella sua totalità e per alcune voci specifiche c’è stato anche un incremento. Che l’istruzione e la scuola fossero da sempre una delle priorità dell’Amministrazione comunale, in fondo, sia il sindaco che l’intera giunta l’hanno ripetuto svariate volte nel corso di quest’anno, ma adesso, con il nuovo Piano del Diritto allo Studio quel messaggio risuona ancora più forte e chiaro. Non siamo noi a dirlo, bensì i numeri e le cifre: già perché in complessivo sono ben 408 mila euro i soldi messi a disposizione (all’incirca 40 mila più del 2014). “Nello specifico, poi, dei progetti didattici veri e propri – spiega l’assessore Luca Fusetti – sono così ripartiti: 37 mila e 600 euro vanno all’istituto comprensivo Falcone e Borsellino; quindi 3 mila all’istituto superiore Torno e altri 3 mila alla Materna – Ente Morale. Mentre per quanto concerne alcuni progetti, sono stati destinati 2 mila euro per un’iniziativa sulla legalità e 500 per un’attività congiunta tra primaria e secondaria dedicata all’orto che vorrei ed all’orto sinergico. Oltre a 5 mila euro che serviranno per la gestione software e del materiale necessario. Sempre rimanendo in tema di didattica, al Torno il contributo verrà utilizzato per tre progetti: uno riguarderà la redazione giornalistica, un altro le coltivazioni sostenibili (la sostenibilità, ricollegandosi anche alle tematiche di Expo 2015) e l’ultimo per l’indirizzo costruttivo (la progettazione della futura area Sciaredo dopo che nello scorso anno scolastico gli studenti si erano concentrati sull’ex Darsena). Infine, all’Ente Morale i 3 mila euro fanno parte ovviamente anche qui delle attività scolastiche, mentre è un capitolo separato il contributo di 90 mila euro che viene dato all’importante realtà cittadina”. Tante iniziative, insomma, ma come detto il Piano del Diritto allo Studio è ben più ampio e comprende differenti voci, alle quali l’attuale maggioranza sta dando particolare attenzione. “Una su tutte è quella per il sostegno alla disabilità – conclude Fusetti – Il nostro impegno è massimo e appunto nella specificità sono stati messi a disposizione 110 mila euro, contro i 100 mila del 2014”.
LEGA NORD: "PIANO DEL NON DIRITTO ALLO STUDIO"
Un no chiaro e preciso, perché come l’hanno definito “Questo per noi è purtroppo un Piano per il non diritto allo Studio". E da qui, allora, ecco appunto il loro voto contrario in consiglio comunale quando proprio la scuola e l’istruzione (tra contributi e progetti) erano uno dei principali punti all’ordine del giorno. "Basta, infatti, analizzare nello specifico il nuovo piano del diritto allo studio – spiega Gabriele Baraldo, capogruppo della Lega Nord – per rendersi immediatamente conto che non tutela in egual maniera tutti gli alunni, anzi in modo particolare nega i diritti agli studenti diversamente abili, che invece sì avrebbero bisogno di una maggiore tutela. E’ questione di priorità: prima dobbiamo pensare a questa categoria e solo dopo ragioniamo sull’intercultura, sulle famiglie degli stranieri, sull’alfabetizzazione ed a sostenere economicamente tutte quelle proposte e laboratori che possono anche arricchire l’istruzione, ma non sono sempre indispensabili. Così, il nostro parere nei confronti di questo Piano non può che essere negativo. Non possiamo, infatti, pensare di dare un’offerta formativa e un’attenzione maggiore e privilegiata solamente a determinate categorie e distinguere tra alunni di serie A e B. Bensì, abbiamo il dovere di garantire i diritti a tutti i ragazzi (si chiama uguaglianza) e una volta fatto ciò, dunque, si può pensare al superfluo in base alle risorse a disposizione”. Questo, insomma, il concetto primario su cui il Carroccio castanese vuole si ponga l’attenzione; e questo che dovrebbe essere fondamentale per un buon Piano del Diritto allo Studio, appunto. “Cosa che purtroppo nel documento non riscontriamo – continua Baraldo – L’Amministrazione comunale, oltre a non avere ben chiaro il problema, ci accusa (non capiamo su quali basi) di razzismo. La tanto vituperata buona scuola di Renzi con il suo sistema di nomine non garantisce, infatti, la copertura al 100% degli insegnanti di sostegno e le conseguenze ricadono sui nostri bambini (alcuni sono costretti a frequentare con riduzioni d’orario). Chi guida la città, pertanto, ha il dovere di intervenire per porre rimedio alle mancanze del Governo attraverso, ad esempio, Azienda Sociale, recuperando le risorse economiche necessarie se non per risolvere nella sua totalità, almeno per migliorare le situazioni. Sono scelte politiche e quindi spettano proprio a chi ci amministra”.
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