Milano / Malpensa
Bersaglieri e Alpini per la Vittoria
- 06/11/2015 - 16:34
- Magenta
Trincee, cadaveri, fetore, luridume, terrore, fatica, esplosioni: alcuni termini che perfettamente rendono l’idea di ciò che è stata la Prima Guerra mondiale conclusa ufficialmente quel 4 novembre 1918, giorno della firma dell’armistizio di Villa Giusti. Era la fine del primo conflitto mondiale e quindi la vittoria dell’Italia alleata con la Triplice Intesa. Un ricordo che mai dovrà svanire e deve continuare a vivere con eventi che aiutano a riflettere, esattamente come la serata al lirico magentino di mercoledì 4 novembre. Un’occasione unica per celebrare un anniversario di questo calibro in compagnia del Gruppo Alpini Magenta e della fanfara dei Bersaglieri “Nino Garavaglia”. Brani e melodie tipiche, della tradizione, di quelle che immediatamente riportano alla mente quelle foto in bianco e nero che ritraggono bersaglieri o alpini, ma prima di tutto uomini, padri di famiglia, che chiamati dal dovere ma anche dall’ardore per la patria hanno combattuto sino alla fine, senza indugio. Innumerevoli scontri in cui persero la vita degli eroi della Patria a cui oggi dunque si deve il massimo onore grazie ad un grande e fervente mezzo che nessuno e niente può eliminare: il ricordo. Non si allude però a quello derivante dal mero studio delle pagine dei libri di storia, certo, di fondamentale rilevanza per avere un quadro, seppur sovente sommario e frammentato, delle vicende cardini del primo conflitto mondiale; si intende invece quel ricordo che diviene quanto mai fervido dallo studio diretto delle fonti, dall’ascolto di quelle lettere scritte direttamente dai soldati in trincea: è da qui che traspaiono quelle sensazioni uniche, dirette, incidenti, quelle che solo l’esperienza diretta sul campo può trasmettere; la paura, l’affanno, il dolore, le emozioni; da queste è costituito il ricordo. Ebbene, così è stata la serata al lirico del 4 novembre, ricca di letture, musiche, racconti, fotografie; documenti concreti tratti direttamente dal centro documentale di Milano diretto dal colonnello Mauro Arnò. Una serata unica dunque, nata da un profondo lavoro tra Amministrazione, Pro loco, Bersaglieri ed Alpini, tutti uniti per ricordare ciò che mai dovrà essere scordato.
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