Milano / Malpensa
Schianto in moto: Flavio non ce l'ha fatta
- 09/09/2015 - 14:45
- Buscate
- Castano Primo
La notizia è arrivata nelle prime ore di stamattina. Terribile, atroce. Di quelle che ti squarciano letteralmente il cuore e l’anima. L’incidente, lunedì tra le 13 e le 13.30 circa a Buscate; la moto (una Bmw) che percorre la Provinciale 34, dalla parte opposta ecco un’auto (una Opel Astra); alla guida c’è una giovane donna, quando all’altezza di via dei Campacci avviene l’impatto. Violento, tremendo! La “due ruote” che si accartoccia su se stessa , alcuni pezzi che si staccano e finiscono sull’asfalto e il centauro scaraventato a terra. I soccorsi scattano immediatamente (sul posto arrivano un’ambulanza della croce azzurra buscatese, l’automedica, i carabinieri di Legnano ed anche la polizia locale di Arconate); le prime cure là lungo la strada, la situazione è critica, non c’è tempo da perdere, così si decide per il trasferimento in ospedale in elisoccorso. Ma, alla fine, tutto è purtroppo inutile e due giorni dopo il suo ricovero al nosocomio di Monza i medici non possono fare altro che constatare il decesso di Flavio Carnieletto. Troppo profonde e gravi le ferite e oggi allora a Castano Primo (dove il 43enne aveva sempre vissuto e dove abitava con la compagna) solo dolore, lacrime e disperazione. E poi i ricordi. Tanti, tantissimi. “Una persona speciale, unica, eccezionale – afferma un gruppo di amici. La voce è rotta dall’emozione”. “Ancora non ci credo che sia successo. No! Ditemi che non è vero! – aggiunge un altro – Stamattina presto (mercoledì ndr) mi è arrivato un messaggio sul cellulare che mi informava che Flavio non c’era più. Era volato via per sempre. Le lacrime hanno cominciato a scendere. Non voglio accettare di non vederlo mai più. Solo domenica eravamo usciti assieme per un giro in moto”. Un ragazzo straordinario. E’ così che lo descrivono tutti, a parole oppure tramite i numerosi messaggi che, minuto dopo minuto, stanno riempiendo la bacheca del suo profilo facebook. “Ciao Flavio!”. O ancora: “E’ stato un onore conoscerti e aver passato qualche ora in tua compagnia”. “Ora che te ne sei andato ti immagino con la tua moto a percorrere le curve del paradiso come tu solo sai fare. Aspettami perché un giorno faremo ancora tante pieghe assieme. Ti voglio bene. Riposa in pace amico mio”. “Un cuore grande. Sempre sorridente e amico di tutti – concludono – Se avevi bisogno sapevi che su di lui potevi contare in qualsiasi momento. Da lassù, comunque, siamo sicuri che continuerà a guardarci e starci accanto”.
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