Il mondo è piccolo? Non tanto se il mezzo di trasporto a cui decidi di affidarti è… la bicicletta. Dopo Barcellona nel 2011, Oslo l’anno successivo, il Giro d’Italia nel 2013 e Francoforte alla fine del 2014, il cuggionese Marco Invernizzi punta ancora più in alto e decide di prendere come orizzonte addirittura il pianeta intero: 35 mila chilometri, idealmente vicino alla misura della circonferenza equatoriale. E la partenza è vicinissima: il 20 luglio, il cuggionese salirà infatti in sella alla sua bici con l’idea di tornare dalle nostre parti tra dodici mesi esatti. Ti ci vorranno degli integratori… “Macché, basta mangiare bene! Pedalerò per circa 95 chilometri al giorno, ovviamente saranno di più perché in alcuni luoghi mi fermerò qualche giornata intera. Il mio viaggio toccherà tutti i continenti, con dei trasferimenti aerei. Ci sarebbero ancora più cose da vedere rispetto a quelle che mi aspettano…” Quali i posti che non vedi l’ora di visitare? “Il Sud America e l’Asia”. È coraggioso mollare tutto e partire per un’esperienza del genere… “Credo sia più coraggioso rimanere qui a lavorare. Bisogna portare rispetto a chi magari vorrebbe farlo, ma non trova lavoro, però io mi sono convinto che è inutile vivere in questa maniera se poi non si realizzano i propri sogni, non ha senso continuare a rimandare. E io di sogni ne ho ancora tanti dopo questo”. Nessuna paura a girare il mondo tutto solo? “Mi preoccupano di più gli scippi e la piccola criminalità, naturalmente non me la vado a cercare e nel mio percorso ho evitato zone calde. Starò attento e capirò parlando con la gente come vivere al meglio ogni Paese”. Allora: “Buon viaggio Marco!”. Seguite le sue gesta in diretta sul blog al sito http://www.marcoinvernizzi.it/.

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