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venerdì 29 novembre 2024 | ore 04:41

"Solo tante parole, ma zero fatti"

Il sottopasso di via Lonate e i lavori del raddoppio ferroviario sempre al centro dell'attezione. L'associazione AILA voleva incontrare il sindaco: "Ma ad oggi non è stato possibile. Il primo cittadino si è dimostrato collaborativo solamente a parole, ma al momento dei fatti... niente. Noi comunque andiamo avanti per avere delle risposte".
Castano Primo - Ada Orsatti, Mirko Della Pietra e Serena Lanzoni durante il sopralluogo

Si erano lasciati agli inizi di aprile, dopo il sopralluogo direttamente sul posto, con una promessa. “Chiederemo ora un incontro col sindaco perché è chiaro che questa situazione deve essere risolta e al più presto”. Ma ormai a più di due mesi di distanza, di quel momento di confronto con il primo cittadino e l’attuale Amministrazione comunale purtroppo neanche l’ombra. “Basta! Qui di tempo ne è già trascorso anche troppo – commenta Ada Orsatti, presidente nazionale dell’AILA (Associazione Italiana Lotta Abusi) – Non possiamo aspettare oltre”. E oltre, infatti, non aspetteranno. Anzi. “Ci siamo subito mossi per contattare ufficialmente il presidente di Ferrovienord e chissà che almeno con lui non ci possa essere l’occasione di guardarci negli occhi e parlare di questo grave problema – continuano dall’AILA – Sia chiaro, però, che non ci fermeremo qui: se sarà necessario siamo pronti anche ad andare fino dal Presidente della Repubblica Italiana per avere finalmente delle risposte”. L’attenzione è massima, insomma; la priorità assoluta, perché sui lavori del raddoppio ferroviario a Castano Primo di parole ne sono già state dette tante, ma sono i fatti che adesso servono. “La perizia tecnica che avevamo fatto preparare alla fine dello scorso anno parla chiaro – ribadisce il castanese Filippo Capestrano, nel frattempo diventato referente per il nostro territorio appunto dell’Associazione Italiana Lotta Abusi – Su diverse opere realizzate (una su tutte il sottopasso pedonale di via Lonate) ci sono gravi mancanze per quanto concerne le normative in materia di disabilità e mobilità ridotta (ad esempio, le rampe di scale dove su un lato è stato posto un corrimano senza però il secondo ad altezza di 75 centimetri per bambini e persone affette da nanismo; ancora la scala deve presentare uno sviluppo omogeneo ed un profilo continuo dei gradini con una pedata di 30 centimetri e un’altezza di 16 – non rispettata – oltre al fatto che non c’è neanche la fascia antiscivolo. Fino al percorso tattilo plantare ed al semaforo sonoro che mancano o alle misure nella parte stretta di passaggio e in vari punti della struttura. Eppure i diretti interessati vanno avanti facendo finta di niente”. “Come AILA, dunque, ci siamo immediatamente attivati per organizzare un confronto con il sindaco di Castano – conclude la presidente Orsatti – Ma, purtroppo, nulla. Un primo incontro, infatti, è stato annullato per problemi tecnici e di reciproca comprensione; allora, il nostro coordinatore Christian Bertossi si è premurato di contattare gli uffici comunali (venendo, poi, richiamato dallo stesso primo cittadino castanese), per programmarne un altro, peccato però che anche questo sia rimasto unicamente sulla carta, anzi solo “a parole”, perché nonostante le diverse telefonate il sindaco non ha risposto o richiamato, facendolo solamente dopo diverse settimane attraverso la sua segreteria. Per estrema onestà vogliamo precisare la gentilezza e disponibilità dei dipendenti comunali; gentilezza e collaborazione che si è potuta evidenziare anche nello stesso primo cittadino, peccato però che ci è sembrata una collaborazione solo a parole e non con i fatti. Fa niente, noi comunque andiamo avanti e abbiamo deciso di contattare direttamente il presidente di FNM, pronti ad arrivare fino dal Presidente della Repubblica qualora ve ne sia la necessità”.

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