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venerdì 29 novembre 2024 | ore 11:35

Relazione... e poi il silenzio

La relazione della commissione d'indagine sul raddoppio ferroviario è ormai da giorni in comune, ora si attendono chiarimenti e risposte dall'Amministrazione comunale.
Castano Primo - Raddoppio ferroviario (Foto d'archivio)

Tutto tace. Alla fine, infatti, la relazione della commissione consiliare d’indagine (istituita a settembre dell’anno scorso per i lavori del raddoppio ferroviario; al suo interno i capigruppo delle minoranza in consiglio comunale, più una rappresentante dall’attuale maggioranza) è arrivata, ma ad oggi dall’Amministrazione comunale ancora nessuna dichiarazione. “Proprio ieri il sindaco ci ha chiesto di concordare una data per un incontro di chiarimento – commentano dalla stessa commissione – Finalmente, perché si è perso già troppo tempo (se si tiene conto che la documentazione era in comune ormai da venti giorni, anzi, per essere precisi, il 19 gennaio è stata protocollata, però in via ufficiosa il primo cittadino ne era a conoscenza fin da dicembre). Adesso tocca unicamente a loro; noi quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto”. Ed è tutto lì, nero su bianco. “L’attività messa in campo è stata a 360 gradi, andando ad analizzare e valutare nei minimi dettagli ogni opera per il potenziamento ferroviario realizzata – continua il presidente, Adriano Canziani – Innanzitutto ci siamo soffermati sulla cronologia dei lavori: è mancato e manca un coordinamento generale per ridurre i tempi di esecuzione prolungando in maniera esasperante un disagio alla viabilità locale ed alla cittadinanza. Ancora, va sottolineata la completa mancanza di una figura professionale abilitata alla supervisione nella fase di stesura e approvazione del progetto esecutivo e successivamente al follow – up degli interventi in cantiere per conto dell’Amministrazione comunale. Senza dimenticare che le Ferrovie Nord più volte sollecitate non hanno mai fornito una documentazione tecnica inerente appunto il progetto esecutivo né tantomeno un cronoprogramma di secondo livello con la tempistica per la realizzazione delle varie opere infrastrutturali; oppure è stato rilevato attraverso segnalazioni e documentazioni fotografiche che le imprese esecutrici hanno frequentemente sottovalutato alcune norme di sicurezza (in particolare con riferimento alla movimentazione dei carichi). Fino alle disposizioni dettate dalla normativa sul superamento delle barriere architettoniche (da sopralluoghi effettuati è evidente come ci sia la non totale osservanza di tali disposizioni di legge – pendenza rampe ciclopedonali e larghezza delle stesse, corrimani mancanti o non adeguati e il profilo dei gradini delle scalinate)”. Quindi, l’impatto acustico e i danni patrimoniali ai cittadini. “La zona nord, ad esempio, è stata completamente isolata, con il conseguente deprezzamento dei prezzi degli immobili (occorre valutare amministrativamente un ridimensionamento del valore catastale con una riduzione delle aliquote Imu, Tasi e Iuc) – ribadisce Canziani – Per non parlare degli espropri dei terreni (i proprietari, però, hanno continuato a pagare l’Imu) e di quelle porzioni di terreni utilizzate per l’accesso alle aree di lavoro e dove oggi non sono stati ancora effettuati i ripristini e le bonifiche. Come commissione d’indagine abbiamo preparato contemporaneamente delle proposte e delle eventuali soluzioni. Secondo noi sarebbe opportuno convocare un consiglio comunale straordinario con la presenza dei responsabili esecutivi/decisionali della committenza (ossia Regione Lombardia) e delle Ferrovie Nord. Basta perdere ulteriore tempo!”.

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