"Poveri cristi". Cosí il sindaco Andrea Colombo si è espresso durante le celebrazione del 4 novembre rivolgendosi ai soldati che presero parte alla Grande Guerra. Dal vocabolario italiano un "povero cristo" è una persona "che rivela miseria, che manca o scarseggia di qualità". Noi non possiamo accettare tale disprezzo verso persone, spesso giovani, forse povere, ma che attraverso il loro sacrificio hanno costruito la storia del nostro Paese, grazie al loro prezioso contributo oggi libero e democratico. Un insulto fuori luogo ed inaccettabile. Si aggiunga poi una grave dimenticanza: da Arconate con la prima guerra mondiale partirono anche 3 fratelli, Carlo, Luigi ed Ernesto Monolo. Gli stessi grazie ai quali durante la scorsa amministrazione guidata dal Sen. Mario Mantovani, Arconate ricevette dal Ministero della Difesa la medaglia al valore morale. Oggi invece con Colombo cadono tristemente nell'oblio. Non solo dimenticati ma anche dileggiati come "poveri cristi" e "ignari del proprio destino". Non possiamo accettare questo trattamento per i nostri eroi. Ernesto Monolo, il piú giovane dei tre fratelli, che faceva parte dei "ragazzi del 99", a cui la precedente amministrazione ha dedicato un passaggio pedonale del paese, venne caricato sul carro per essere portato al fronte. Scappó. Venne ripreso e rimesso su quel carro. Guardó la madre mentre il carro si allontanava e le gridó: "Mamma, non aspettarmi. Non torneró piú". Ernesto non fece piú ritorno ad Arconate, morí il giorno prima dell'armistizio, a soli 17 anni. Colombo chieda scusa ai nostri soldati valorosi. Chieda scusa alla storia e agli Arconatesi. (Il gruppo de 'L'Arconate Migliore').

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